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Cronaca

Balneari e rimessaggi sull''Arno: le richieste

Ecco cosa chiedono gli imprenditori balneari e i titolari dei vari rimessaggi che hanno accusato l'Ente Parco di non permettere la riqualificazione e il miglioramento, a causa di norme troppo rigide

Un Parco non ostacolo insormontabile, ma volano di sviluppo. Lo chiedono a gran voce i 75 stabilimenti del Litorale Pisano insieme ai 40 rimessaggi d'Arno. "Le criticità evidenziate sono fortissime, mettono a rischio la sopravvivenza di molte di queste attività e dei relativi posti di lavoro, rendendo praticamente impossibile la realizzazione di ogni qualsivoglia progetto di riqualificazione" fanno sapere. E proprio su questi punti si è intavolato lo scontro con l'Ente Parco, accusato di avere norme troppo rigide.
Un eccesso di burocrazia e penalizzante richiesta economica per l'autorizzazione a procedere ai piani di riqualificazione e una normativa eccessivamente vincolante e rigida dimostrata in varie circostanze rispetto a varie e differenti richieste, a cui si aggiunge una pletora di enti ed una eccessiva attesa per ottenere risposte e quesiti in merito a permessi e autorizzazioni. Questi i principali punti contestati.


In particolare poi per gli stabilimenti balneari le richieste sono:

- Indennità risarcitoria richiesta anche per corpi edilizi legittimamente realizzati con titoli abilitativi;
- Richiesta di rinnovo annuale per polizze fideiussorie per manufatti stagionali;
- Valutazione di 'opere, interventi e manufatti privi di rilevanza edilizia' contestate anche per quei casi che non determinano alcun danno permanente;
- Mancata considerazione del fatto che gli stabilimenti balneari sono obbligati a mantenere attrezzature e apparecchiature per il rispetto di altre imposizioni di autorità (capitaneria di porto, NAS, USL, INPS, Ispettorato del lavoro, ecc...);
- Viabilità e sui parcheggi per strade bianche, utilizzo parcheggio a fianco del villaggio Boboba, possibilità di adibire a sosta gratuita per i mezzi a due ruote la fascia di rispetto lungo i vialini di accesso;
- Ottenimento delle autorizzazioni per mantenere i servizi essenziali, indispensabili e assolutamente imprescindibili per svolgere attività dello stabilimento balneare: tamponature per la chiusura invernale, impianto per bagnare la spiaggia in caso di venti forti, pennone vicino alla postazione bagnino per collocamento di bandiera di segnalazione e faro di illuminazione, reti frangivento , ecc...;
- Organizzazione di feste ed eventi serali durante la stagione estiva, senza incorrere in pesanti sanzioni e verbali, spiccati per musica alta in mancanza di oggettive misurazioni strumentali;
- Pulizia del sottobosco.

Nello specifico dei Porticcioli d'Arno prioritarie restano invece:

- L’accoglimento di gran parte delle osservazioni presentate dalla categoria in occasione dell’approvazione della Variante al Piano di Gestione del Parco;
- Definire un sistema di regole ad hoc concordato con la categoria per procedere a progetti di riqualificazione senza dover sottostare alla discrezionalità dell’Ente in modo da rendere percorribile e uniforme il processo di riqualificazione dell’area;
- La realizzazione di parcheggi lungo il Viale D’Annunzio;
- Maggiore presenza della vigilanza sul fiume per controlli sulla velocità e verifica delle infrazioni;
- Lotta senza quartiere all’abusivismo di soggetti non titolati che svolgono servizi di ormeggio e rimessaggio senza le necessarie autorizzazioni, liberi dall’obbligo di rispettare ogni adempimento normativo, offrono spesso gli stessi servizi dei rimessaggi nautici facendo una spietata concorrenza sleale in più pagando minori canoni per utilizzo dell’area.

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