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Cronaca Centro Storico / Piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi, rissa con coltelli e bottiglie rotte: "Servono presidi fissi"

L'episodio di violenza è avvenuto intorno alle 4 di mattina di giovedì. Il titolare del Bazeel: "Scena molto preoccupante"

Ha tutta l'aria di un tentato regolamento di conti quello andato in scena nelle prime ore di stamani, 7 settembre, nel pieno centro storico di Piazza Garibaldi. Prima gli screzi, poi i coltelli. Una rissa accaduta davanti agli occhi del titolare del Bazeel Dario De Nigris: "E' partito tutto fra le 3 e mezzo e le 4 di mattina. Erano in 6 o 7 i ragazzi, all'apparenza stranieri. Sono finiti a rincorrersi fra loro nella piazza con in mano coltelli e bottiglie rotte usate come armi. Le forze dell'ordine sono arrivate dopo almeno 20 minuti, quando ormai erano già scappati. E' stata una scena molto preoccupante".

Possibile che si trattasse di questioni di droga: "Il mese di agosto è trascorso tranquillo - racconta De Nigris - la città era vuota e non ci sono stati particolari problemi. Ora è da qualche giorno che sta riprendendo il giro dello spaccio, si vede più movimento e magari questo era un modo per spartirsi il territorio. Sottolineo la pericolosità delle bottiglie di vetro, che sono state molto probabilmente acquistate da minimarket nella zona. Per questo chiederemo come commercianti un incontro a Questura e Polizia Municipale per capire le misure sul tema".

Il tema sicurezza resta caldo e sarà centrale nelle sempre più vicine (e già iniziate) campagne elettorali per le elezioni comunali del 2018. Procede infatti anche il progetto degli esercenti di riunirsi in un soggetto indipendente: "L'idea - spiega il titolare del Bazeel - è quella di rimettere in piedi il consorzio turistico che col tempo ha perso importanza. Vorremmo così costituire uno strumento di collaborazione fra esercenti e chi amministrerà la città, per questo chiederemo ad ogni forza politica in campagna elettorale di farci sapere cosa pensa di fare per risolvere il problema. Al progetto hanno già aderito oltre 30 attività, da Santa Maria, Corso Italia e Stazione, più gli ambulanti".

"Non mi sembra un aspetto impossibile da gestire quello della sicurezza del centro storico - ha concluso De Nigris - Pisa non è una metropoli. Ho sempre chiesto presidi fissi in quelle 3 o 4 zone più calde, ma non sono mai stato ascoltato. Poi ci sono casi come questo, dove le forze dell'ordine arrivano in ritardo, inevitabilmente. E in tutto questo le parole del prefetto, che ha parlato di insicurezza più percepita che reale, hanno sorpreso me e gli altri commercianti. Non credo abbia contezza di come stiano veramente le cose: noi viviamo questa situazione con grande difficoltà".

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