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Cronaca

Tassa di soggiorno a Pisa: con l'arrivo dell'Imu sulla casa sparirà?

Confcommercio chiede all'amministrazione comunale l'abolizione della tassa che entrerà in vigore a Pisa dal prossimo 1° marzo. "Non ha più alcuna giustificazione contabile" afferma il direttore dell'associazione

Arriva l'Ici, anzi l'Imu sulla casa, così la Confcommercio di Pisa chiede l'abolizione della tassa di soggiorno che, come stabilito dall'amministrazione comunale, entrerà in vigore dal prossimo 1° marzo. Il provvedimento ha trovato la netta contrapposizione delle associazioni di categoria, in special modo proprio di Confcommercio che ora ne chiede l'abolizione dopo che la manovra Monti ha introdotto l'imposta sulle abitazioni

"Con l'introduzione dell'Ici, l'amministrazione comunale e l'assessore al commercio e turismo Giuseppe Forte hanno il dovere e la responsabilità di fare un deciso passo indietro e un radicale ripensamento, in merito alla introduzione della tassa di soggiorno nella città - afferma il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli - questa nuova gabella, che si vuol recapitare sulla testa degli imprenditori pisani e sui turisti, la cui inopportunità abbiamo sempre denunciato con motivazioni più che fondate, adesso, con il ritorno dell'Ici sulla casa, non ha più alcuna giustificazione contabile".

"Per indorare una pillola inaccettabile - aggiunge Pieragnoli - l'assessore Forte ha parlato di una parte dell'introito da destinare al litorale, ma è in seria difficoltà nel dichiarare il quanto. Tutto questo è ovvio, perchè al di là di generiche e infondate promesse, sappiamo molto bene che i soldi della tassa di soggiorno saranno destinati in massima parte a ripianare i deficit di bilancio delle casse comunali, per un importo sicuramente non inferiore all'80% dell'intero incasso".

Insomma per Confcommercio la promessa dell'assessore sarebbe una presa in giro visto il degrado di Piazza Belvedere a Tirrenia, presa d'assalto dai venditori abusivi, e di altre piazze di Marina di Pisa, abbandonate ad un destino di fatiscenza e desolazione.

"Riteniamo questo prelievo forzoso di risorse dal settore turistico, che andrebbe all'opposto agevolato con politiche ad hoc, ora che anche l'Ici è stata reintrodotta, non solo gravemente lesivo del lavoro delle imprese, non solo uno svantaggio competitivo nei confronti di altre città, non solo un volano dell'inflazione - conclude Pieragnoli - ma anche, in ultima analisi, un drammatica beffa".
 

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