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Elezioni comunali 2023

Elezioni, Unione Popolare: "Un voto consapevole per l'alternativa, l'interesse pubblico e la difesa dei diritti"

La lista della colazione a sostegno di Auletta commenta il risultato del primo turno

Inclusione sociale, partecipazione, contrarietà a nuova cementificazione, opposizione ferma al foraggiamento internazionale di armi. Sono alcuni dei pilastri indicati da Unione Popolare, movimento politico che assieme a Una Città in Comune ha sostenuto il candidato sindaco Ciccio Auletta, che oggi commenta il risultato delle urne, in vista del ballottaggio. 

"In un contesto che vede l’avanzata delle destre e l’aumento dell’astensionismo, soprattutto nelle periferie, ciascuno dei 706 voti dati a Unione Popolare è il risultato di una scelta consapevole per un’idea alterativa di città e di società. Si tratta di un risultato non scontato, che premia il nostro lavoro nei quartieri popolari e sui posti di lavoro, sempre dalla parte di chi si vede negato il diritto alla casa, alla salute, al lavoro degno, al reddito, allo studio, alla vivibilità. Un risultato che conferma la giustezza della nostra decisione di dare vita, come Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, alla lista di Unione Popolare in coalizione con Una Città in Comune, a sostegno di Ciccio Auletta sindaco". 

"Ringraziamo per questo tutte le elettrici e gli elettori che hanno votato per noi, per i nostri candidati e le nostre candidate - prosegue Unione Popolare - Così come ringraziamo le decine di nostri militanti che hanno dato vita a una quotidiana e intensa campagna elettorale attraversando tutta la città, dalle periferie al centro, in un contesto di forte polarizzazione determinato dalla legge elettorale maggioritaria". "A causa di questa legge ingiusta, pur avendo conquistato come coalizione il 7,2% dei consensi ed essendo il terzo schieramento più votato, dovremo avere un unico consigliere comunale. La rielezione di Ciccio Auletta è comunque un’ottima notizia per la città: negli ultimi dieci anni ha rappresentato l'unica opposizione istituzionale alle giunte a guida PD e Lega, sostenendo e dando voce in Consiglio alle lotte per i diritti al lavoro, alla casa, alla salute, all’istruzione, all’ambiente, alla pace". 

"Entriamo in Consiglio comunale per realizzare un programma chiaro - ribadisce Unione Popolare - di netta alternativa alle politiche delle destre e del centrosinistra: un programma che vuole attuare la Costituzione antifascista, centrato sulla giustizia sociale, fiscale e ambientale, sulla cura dell’ambiente e dei beni comuni, sulla vera partecipazione, sul ripudio della guerra e della militarizzazione del territorio. Restiamo i soli a non volere nessuna nuova base militare, né a Coltrano né altrove". 

"Su questa base continuiamo a lavorare per costruire l'opposizione sociale e politica in città: chi ci ha votato sa che siamo indipendenti dai gruppi di potere trasversali che tengono sotto scacco Pisa e che, a differenza degli altri schieramenti, difendiamo e difenderemo sempre il primato dell’interesse pubblico sugli interessi privati. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che ci aspettano: siamo in una fase storica segnata dalla guerra e da molteplici crisi - economica, sociale, democratica e climatica - in cui a Pisa, come nel resto del paese, si sono acuite le diseguaglianze e le povertà, e persistono forti discriminazioni sulla base del genere, della nazionalità, dell’orientamento sessuale". 

"In questo contesto, buona parte della nostra gente ha perso fiducia nel voto e nella politica, rispondendo alle crisi con la paura e rifugiandosi in un individualismo senza prospettive: anche per noi non è stato facile contrastare l’astensionismo e molto lavoro resta da fare su questo terreno. Altri si affidano alle destre o al centrosinistra nella vana speranza di trovare soluzioni al peggioramento delle proprie condizioni materiali, di cui sono responsabili quelle stesse forze che hanno governato, a volte anche insieme, il nostro paese negli ultimi vent’anni". 

"Chiunque amministrerà Pisa nei prossimi cinque anni sarà l’espressione di una minoranza, rappresentando appena un terzo della cittadinanza. A noi il compito di riconquistare la fiducia e migliorare le condizioni di vita della maggioranza della popolazione nell’unico modo possibile: quello del conflitto e dell’organizzazione, per rivendicare i nostri diritti individuali e collettivi. E' un compito arduo, che intraprendiamo non a fini elettorali ma per ricostruire giorno per giorno legami solidali di comunità, la convergenza delle lotte sociali e una nuova coscienza di classe, con l’obiettivo di rompere con la logica del profitto che sta distruggendo le nostre vite, l’ambiente e il pianeta, e portare avanti il Socialismo del XXI secolo. Abbiamo appena iniziato".

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