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Bus navetta turistici in largo Cocco Griffi e bancarelle, difficoltà dei passeggeri: "In valutazione le autorizzazioni"

Il sindaco Filippeschi risponde all'interrogazione del consigliere Nerini (Nap) circa le difficoltà che incontrano gli utenti per la presenza delle bancarelle

Sulle difficoltà lamentate dei conducenti dei bus navetta di largo Cocco Griffi, insieme ai disagi degli utenti costretti a volte scendere in modo non agevole o sicuro dai mezzi a causa della presenza delle bancarelle sul marciapiede, il consigliere di Noi Adesso Pisa Maurizio Nerini ha presentato un'interrogazione a cui ha risposto il sindaco Marco Filippeschi.

"Su Largo Coccogriffi sono previsti 13 posteggi in base al Piano del Commercio - ha spiegato il primo cittadino - sui quali vengono svolte le normali azioni di controllo in merito al corretto esercizio del commercio su area pubblica, anche in termini di rispetto dei vincoli ambientali e culturali presenti nell'area. Nell'area considerata insistono anche altre occupazioni di suolo pubblico legate alla 'vecchia' Ordinanza Assessorile n. 835 del 28/10/1996 che li autorizzava - a certe condizioni - ad esporre la merce ed a cederla dietro libera offerta. Tali attività non sono previste dal piano del Commercio e, quindi, non sono abilitate alla vendita per assenza di una legittima concessione di posteggio per svolgere attività commerciale".

Ci sono già stati accertamenti riferisce il sindaco: "Nei confronti di tali attività, la Polizia Municipale in tempi recenti: in data 26/2/2016 riscontrava tre infrazioni sanzionate ai sensi dell’art. 20 comma 5 del D.Lgs. 285/1992; nel mese di maggio scorso, durante un controllo atto a verificare che i prodotti fossero ceduti solo dietro libera offerta, dato il riscontro contrario, applicava l'art. 104 L.R. n. 28 del 7/2/2005 (cioè multe ndr)".

C'è quindi la mancanza di titolo ad esercitare secondo lo strumento del Piano del Commercio, ma resta da capire se è ancora in vigore l'autorizzazione precedente. Dice infatti Filippeschi: "Rispetto alla fattispecie delle bancarelle presenti sul territorio e di cui alla citata ordinanza assessorile n. 835/1996, è in corso un'attività istruttoria volta a chiarire se l'ordinanza in questione possa ritenersi ancora valida, sia da un punto di vista formale che sostanziale. L'indirizzo dell'amministrazione comunale è infatti quello di riportare tutta la materia attinente alla presenza di bancarelle o strutture temporanee comunque commerciali all'interno del Piano del Commercio, quale strumento trasparente e legittimo di governo del territorio".

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