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Scuola e università in piazza: "Abbiamo il dovere di farci sentire e di costruire un futuro non precario"

In occasione della mobilitazione nazionale l'Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi di Pisa sono scesi in piazza XX Settembre per chiedere reali investimenti nel campo della scuola e dell'istruzione

"Siamo la generazione precaria. Insorgiamo". Si legge così sullo striscione che stamattina, venerdì 19 novembre, ha accompagnato la manifestazione degli studenti universitari e delle scuole superiori in piazza XX Settembre in occasione era la mobilitazione nazionale, che ha fatto scendere in piazza tantissimi giovani in tutta Italia. Tante le rivendicazioni. I problemi vanno dalle difficoltà causate dalla didattica a distanza alla carenza di aule e di trasporti, fino all'esame di maturità, la cui modalità non è ancora chiara per gli studenti. "Vogliamo chiarezza e vogliamo essere considerati- afferma Samuele Zampieri della Rete Studenti Medi di Pisa - perché ci sembra che le decisioni siano prese senza ascoltare gli studenti, i veri protagonisti". Ci sono state alcune classi, racconta Iole Meani, sempre della Rete Studenti Medi, "che si sono ritrovate divise per la mancanza di spazi. Gli studenti di una classe di seconda hanno potuto conoscere solo quest'anno l'altra metà dei compagni". E intanto, sottolinea Camilla Guerrero dell'Unione degli Universitari - Pisa, "nella nuova legge di bilancio non sono previsti investimenti nell'istruzione né superiore né universitaria. Università che ad ora non è sostenibile economicamente, ambientalmente e socialmente".  

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