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Cronaca San Piero a Grado

San Piero a Grado, basta maleodoranze: "Vogliamo tornare a respirare"

In attesa dei risultati degli accertamenti sui fanghi agricoli, i cittadini sono scesi in piazza per protestare contro i miasmi da tempo avvertiti nella zona

Partecipata manifestazione questa mattina, lunedì 23 settembre, a San Piero a Grado dove alcune centinaia di persone si sono date appuntamento per dire basta alle maleodoranze che da settimane sono avvertite nella zona, a causa di sversamenti di fanghi presso i terreni dell'azienda agricola 'Il Castagnolo', sostanze sulle quali sono in corso accertamenti da parte di Arpat per verificare il rispetto della normativa.
Ragazzi delle scuole, cittadini, rappresentanti delle istituzioni hanno sfilato con striscioni e mascherine per dimostrare l'esasperazione a cui sono arrivati. Nei giorni scorsi il sindaco di Pisa Michele Conti ha emanato un'ordinanza per sancire il blocco dell'attività di sversamento in attesa di conoscere gli esiti delle analisi.
Anche il Parco di San Rossore, che confina con l'azienda agricola, si è schierato al fianco dei cittadini e ha presentato denuncia contro 'Il Castagnolo'. Durante il sopralluogo infatti le guardie hanno riscontrato la posa in opera di due grosse vasche in acciaio utilizzate per lo stoccaggio dei maleodoranti concimi. L'impianto è stato realizzato senza richiedere il nulla osta dell’Ente Parco, necessario dato che la zona si trova in area contigua, senza i titoli edilizi e senza l'autorizzazione paesaggistica.

manifestazione maleodoranze san piero a grado 23 settembre 2019-3

"Chi ha creato il problema deve risolverlo - ha affermato durante la manifestazione di questa mattina il presidente dell'Ente Parco Giovanni Maffei Cardellini - come Parco abbiamo fatto ciò che era in nostro potere, presentando una denuncia alle autorità competenti, e attendiamo i risultati delle analisi Arpat per prendere ulteriori provvedimenti. Siamo il Parco delle comunità ed è giusto che le comunità come quella di San Piero siano parte attiva nel Parco". "Servono pratiche agricole che migliorano la qualità dei suoli e dei prodotti, perchè è in gioco sia la salute degli abitanti sia la salute di chi consuma i prodotti che vengono coltivati - ha continuato il vicepresidente dell'Ente Maurizio Bandecchi - vogliamo coinvolgere gli operatori del territorio con l'obiettivo di creare nuove regole condivise per un'agricoltura di qualità. Il metodo che seguiamo come Parco è quello del consenso e della condivisione e non solo delle imposizioni e dei vincoli".

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