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Cronaca San Giusto / Via di Gargalone

Stop alla rotatoria di via del Gargalone, Libera Pisa: "Pochi dubbi, c'è la mafia"

Il Coordinamento Provinciale di Libera sottolinea l'importanza della trasparenza sulle motivazioni che hanno portato il Comune, su atto della Prefettura, a togliere l'appalto alla ditta aggiudicataria, affidando l'intervento alla seconda classificata

Mentre proseguono i lavori di ampliamento della rotatoria di via del Gargalone che aveva subito uno stop, imposto dalla Prefettura, costringendo l'amministrazione comunale a far proseguire l'opera alla seconda ditta classificata nel bando, il Coordinamento Provinciale Libera Pisa interviene sulla questione, sulla quale aleggia il dubbio di infiltrazioni mafiose.
"A distanza di pochi giorni dal sequestro di quattro esercizi commerciali che ha coinvolto la provincia e la città di Pisa, dove appena tre mesi fa avevamo registrato la confisca di primo grado dell'edicola di Borgo Stretto, un nuovo campanello di allarme riporta in primo piano il tema delle infiltrazioni mafiose nelle attività di impresa operanti nel nostro territorio - dicono da Libera - con la revoca dell'appalto all'impresa aggiudicataria Edilservice Srl di Vasto, sono stati infatti bloccati i lavori di ampliamento di una delle principali rotatorie di accesso al grande magazzino Ikea, la cui apertura è fissata per il 5 marzo. La determina dell'amministrazione comunale che ha sancito l'annullamento dell’aggiudicazione non chiarisce, come sarebbe invece lecito attendersi per un appalto pubblico di quasi 400 mila euro, le motivazioni che hanno indotto tale scelta. Il fatto tuttavia che lo stop ai lavori sia arrivato direttamente dalla Prefettura, lascia adito a pochi dubbi".

"Dal nostro punto di vista, riteniamo essenziale che l'opinione pubblica sia messa in grado di conoscere ciò che accade - proseguono - in questa partita, un ruolo essenziale spetta anche al mondo dell'informazione. Spiace perciò constatare che sulle cronache locali che hanno trattato il tema in oggetto sia stata data più enfasi alla preoccupazione sul ritardo accumulato nella costruzione delle opere complementari in vista dell'apertura di Ikea, piuttosto che al cuore vero della questione, ossia il crescente pericolo di radicamento mafioso nel nostro tessuto economico e sociale. Ribadiamo dunque la necessità di moltiplicare tutti gli sforzi atti a monitorare le attività commerciali ed imprenditoriali che insistono sui nostri territori, al fine di prevenire ogni genere di infiltrazione malavitosa.
Non riteniamo possa essere sufficiente, come si legge in qualche dichiarazione, selezionare le imprese sulla base del territorio di provenienza - concludono - le difficoltà economiche e la perdurante stretta creditizia sono infatti le principali condizioni che facilitano l'ingresso dei capitali mafiosi nell'economia legale e niente può garantirci a priori che anche nella provincia di Pisa non vi siano imprese 'a partecipazione mafiosa'".
 

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