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Import-Export, che meraviglia! La filiera del cuoio tiene a galla l'economia pisana

Sono però diversi i settori che nel terzo trimestre 2013, secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Pisa, hanno registrato un buon andamento. Oltre al cuoio, da segnalare calzature, meccanica, mobili e la ripresa del comparto di cicli e motocicli

I dati del terzo trimestre 2013 (+6,5%) confermano il buon risultato delle esportazioni pisane, mentre la Toscana (-4,0%) continua a perdere terreno e l’Italia mette a segno un +0,2%. Il merito della buona performance dell’export pisano, così come si evince dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa, è da attribuirsi ai settori tradizionali del nostro territorio ovvero cuoio, calzature, meccanica, mobili e, dopo ben cinque trimestri di flessione, anche cicli e motocicli. Il comparto conciario, complice la salita dei prezzi, traina anche le importazioni (nel complesso +17,9%) di cui quasi 12 punti percentuali imputabili proprio alla domanda espressa da questo settore.

ESPORTAZIONI. Tra i principali settori provinciali solo i prodotti chimici e i metalli di base registrano una contrazione, per il resto l’export pisano resta al di sopra della linea di galleggiamento. La filiera delle pelli, grazie alla forza della domanda cinese, si conferma, come accade ormai da qualche trimestre, il motore del territorio, riscontrando crescite tanto nel cuoio lavorato (+4,5%) che nel grezzo (+13,1%). Da rilevare anche il ritorno in positivo delle calzature (+9,1%) e dell’abbigliamento (+8,8%) mentre si conferma la crescita della meccanica (+17,1%). Si arresta finalmente la caduta dei cicli e motocicli (+0,6%).
A livello territoriale un ruolo determinante spetta all’Europa (+7,9%), bene anche il continente Americano (+13,6%) e l’Africa (+12,5%) mentre, seppur di poco, arretra l’Asia (-0,7%). Tra i paesi di destinazione delle merci pisane spiccano soprattutto la Germania (+11,5%) e la Romania (+36,1%) grazie alla meccanica, seguono Paesi Bassi e Francia che toccano, rispettivamente, il +23,8% e il +13,2%. Fuori dall’Europa bene gli Stati Uniti (+11,2%) e la Cina (+5,1%) grazie, nel primo caso, a calzature, motocicli, strumenti per la trivellazione e mobili, nel secondo, del cuoio. In flessione, invece, Russia (-7,8%) e Giappone (-11,6%).

IMPORTAZIONI. Le importazioni pisane, indice della dinamica della domanda espressa dal territorio ma anche dei prezzi pagati dagli importatori, segnalano un vero e proprio boom +17,9%.  I dati sulle importazioni pisane continuano ad accelerare mentre la Toscana e l’Italia segnano una flessione che si assesta, rispettivamente, al -5,7% 5 al -3,8%. Tra i settori di punta, la filiera del cuoio continua a farla da padrona con tassi di sviluppo consistenti, assorbendo circa due terzi della crescita delle importazioni della Provincia. A spingere sul valore delle importazioni non solo le quantità ma anche i prezzi.


“Il segno più che contraddistingue le esportazioni pisane - afferma Pierfrancesco Pacini, presidente della Camera di Commercio di Pisa - rappresenta un elemento estremamente positivo per la nostra economia. Nel corso del 2014 la Camera, considerando le tendenze del mercato e la struttura produttiva del territorio, non solo continuerà a promuovere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese che operano nelle filiere più promettenti, ma realizzerà un progetto di tutoraggio che intende accompagnare nuove imprese sui mercati internazionali grazie al supporto di consulenti e di temporary manager junior da inserire all’interno dell’azienda".

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