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Economia

Lavoro: cresce la disoccupazione e l'affollamento ai centri per l'impiego

Durante l'incontro di lunedì con la Commissione speciale sull'emergenza occupazionale del Consiglio regionale toscano è stata analizzata la situazione pisana, per certi aspetti meno preoccupante di altre zone della Toscana

“Le banche, dopo aver ricevuto prestiti agevolati dalla BCE, mettano al più presto la liquidità a disposizione delle imprese e della famiglie. L’impossibilità di accedere al credito è diventato un fattore estremamente penalizzate anche per la nostra economica locale, che cerca con fatica di uscire dalla crisi. Mai come prima occorrono, infatti, investimenti in innovazione e formazione per recuperare competitività e allargare i mercati”.

Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni a margine dell’incontro con la Commissione speciale sull’emergenza occupazionale del Consiglio regionale toscano, tenutosi ieri nella sala del consiglio provinciale.

“Stiamo vivendo una situazione preoccupante sul fronte occupazionale - ha detto Pieroni - in particolare per quanto riguarda la disoccupazione femminile e giovanile. Dal 2009 al 2011 le iscrizioni ai centri per l’impiego sono aumentate del 20%, raggiungendo quota 44.200”.
“Oltre all’accesso al credito - ha concluso Pieroni - sarebbero necessari investimenti pubblici per sostenere l’economia nel suo complesso, ma in questo caso gli ostacoli derivano dal patto di stabilità per gli enti locali, i cui vincoli devono essere quanto prima allentati”.

Una situazione comunque meno preoccupante rispetto ad altre realtà quella pisana come ha confermato durante l'incontro il presidente della Commissione emergenza occupazionale del consiglio regionale Paolo Marini (Fds-Verdi). "A Pisa la crisi economica è meno forte che nel resto della Toscana, ma ci sono comunque segnali preoccupanti che vanno tenuti sotto osservazione" ha affermato Marini. Il quadro emerso ha messo in luce una situazione non troppo preoccupante per quello che riguarda il numero delle vertenze aziendali aperte, cui fa però da contraltare il numero crescente dei disoccupati, soprattutto donne. L'elemento di maggior criticità è rappresentato appunto dall'accesso al credito. Le aziende lamentano che, nonostante il fondo di garanzia di Fidi Toscana, le banche non erogano comunque finanziamenti. "E' un dato su cui il Consiglio e la Giunta regionale dovranno riflettere attentamente - ha aggiunto Marini - insieme al dato preoccupante sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, perché sono in aumento il lavoro nero e le aziende irregolari".
 

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