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Economia

L'inflazione pesa nelle tasche delle famiglie pisane: impatto negativo sui risparmi di oltre 6mila euro

Numeri preoccupanti come sottolineano i vertici di Confcommercio Provincia di Pisa

L'inflazione continua ad abbattere il potere d'acquisto delle famiglie nel territorio pisano. I dati emergono dall'ultimo studio della CGIA di Mestre, che ha stimato una perdita netta complessiva di un miliardo e 175 milioni di euro per le famiglie della provincia di Pisa nel biennio 2022-2023, con un impatto negativo sui risparmi di 6.274 euro per ciascun nucleo familiare.

“Numeri che destano preoccupazione e che hanno inevitabilmente prodotto riflessi negativi sull'andamento dei consumi, un boccone amaro da digerire per imprese e famiglie - commenta il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi - i consumi sono la benzina dell'economia, che dopo lo shock della doppia crisi pandemica ed energetica e l'ormai costante quadro di incertezza degli scenari internazionali non riesce a decollare, incassando continue battute d'arresto anche a causa dell'inflazione”.

Il dato sull'inflazione della provincia di Pisa è in linea con la media nazionale che stima una perdita di 6.257 euro in meno a famiglia e di poco inferiore alla media regionale che calcola 6.456 euro in meno per ogni famiglia toscana.

“Si parla tanto di introdurre la patrimoniale, ma è evidente che le nostre imprese una patrimoniale ce l'abbiano già e si chiama inflazione - avverte il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli - purtroppo la maggior parte delle famiglie ha dovuto subirne gli effetti negativi, vedendo crollare il proprio potere d’acquisto, causato principalmente dal fortissimo aumento dei prezzi pari al +14,2 % nel biennio 2022-2023”.

Secondo le stime Istat il 2023 si è chiuso con un inflazione in aumento dello 0,6% su base annua, accompagnata da un aumento del 5,7% per i prezzi al consumo. “Non siamo ai livelli record del 2022, ma questo andamento continua a condizionare le decisioni d’acquisto delle famiglie. L’inizio del 2024 si conferma pieno d’incertezze, le stime di un Pil in calo dello 0,1% a gennaio frenano le prospettive di crescita. Dobbiamo necessariamente recuperare competitività, anche attraverso il rafforzamento dei sostegni destinati a famiglie e imprese” l'appello del direttore di Confcommercio Pisa.

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