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Scherma, atleti pisani in pedana nel segno di Di Ciolo: a tu per tu con il club che ha fatto scuola

Nel 1959 il compianto maestro Antonio Di Ciolo avviò la sua palestra all'interno del Cus Pisa: da lì è partita l'epopea di un'eccellenza nazionale

Le competizioni internazionali di scherma si snodano in un calendario che non lascia spazio al relax. Sono molti anche gli atleti che da Pisa hanno raggiunto i raduni delle rispettive selezioni per preparare al meglio questi impegni. Insieme a loro c'è anche uno dei depositari dei segreti della pedana, che ha fatto di questo sport la propria ragione di vita: il maestro Enrico Di Ciolo.

"Tutto ebbe inizio nel lontanissimo 1959, quando mio padre ebbe l'intuizione di aprire la prima palestra di scherma in città. Per farlo si appoggiò alle strutture già esistenti del Centro sportivo universitario". La pluridecorata epopea della scherma pisana mosse così i primi passi: Antonio Di Ciolo, per tutti 'il Maestro', tracciò il solco di quella che, a ben vedere, è divenuta una scuola ammirata ed emulata in tutto lo stivale. Dopo la morte del capostipite, avvenuta il 29 settembre 2020, l'eredità è stata raccolta dal figlio Enrico (anch'egli maestro e allenatore di moltissimi campioni della nazionale azzurra), Simone Piccini, Francesco Martinelli, Virginia Di Franco e Jaffar Al Sheshani.

"A livello nazionale e internazionale - spiega con orgoglio Enrico Di Ciolo - mio padre è considerato uno dei 'padri' della scherma contemporanea. A Pisa volle partire dalle basi etiche e comportamentali di questa disciplina sportiva, costruendo un vero e proprio laboratorio dove gli allievi dovevano essere una parte integrante della crescita del movimento. La sua missione è sempre stata quella di proporre una filosofia educativa, abbinata al gesto sportivo, che fosse attuabile da tutti: ecco perché la nostra palestra, da sempre, è stata aperta sia ai normodotati che alle persone con ogni tipo di disabilità".

Enrico Di Ciolo ripercorre le tappe che hanno contraddistinto il lavoro del babbo: "Nel 1994 venne fondato il Pisascherma, dove mio padre trasportò tutto il suo bagaglio di conoscenze. Naturalmente tutti gli allievi che già frequentavano le strutture del Cus lo seguirono, dando vita a una realtà eccezionalmente fortunata anche in termini di risultati. Gli insegnamenti di mio padre hanno formato campioni del calibro di Ilaria Bianco, Salvatore Sanzo, Simone Vanni, Francesco Martinelli, Alessandro Puccini. Tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000 la scuola Di Ciolo ha contribuito a portare la scherma italiana sul tetto del mondo".

A seguito di forti dissapori e aspre tensioni con i quadri dirigenziali della società, "all'inizio degli anni 2000 la scuola Di Ciolo è dovuta ripartire praticamente da zero. Eravamo senza strutture, costretti a migrare di palestra in palestra. Ma i grandi atleti che stavamo allevando, tra cui Gabriele Cimini e Martina Batini, non ci hanno abbandonato. Hanno voluto proseguire il loro percorso di formazione umana e sportiva sotto l'ala del mio babbo e dei suoi maestri. Intorno al 2005 abbiamo dato vita al Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo, potendo contare esclusivamente su alcuni sponsor e sulla vicinanza di molti amici che ci hanno sostenuto. Adesso il Club poggia su una struttura all'avanguardia nella zona de I Passi, dove io e gli altri maestri proseguiamo nel solco degli insegnamenti lasciati da mio padre".

Tutti i maestri che quotidianamente seguono l'attività degli iscritti, che vanno dai bambini agli adulti (compresi gli atleti che partecipano alle gare nazionali e internazionali con i colori della nazionale), sono tutti laureati in Scienze motorie e possiedono il titolo di Tecnico Coni di 4° livello: "La missione è chiara - sottolinea Enrico Di Ciolo - la scherma è un mezzo di formazione fisica e motoria, alla quale vengono applicate la disciplina, il rispetto dell'avversario e molti altri valori utili anche fuori dalla pedana". Prosegue anche l'impegno nell'inclusione: "Attualmente il Club conta 14 persone disabili tra i propri iscritti: due sono stabilmente nel giro della nazionale, altre quattro partecipano regolarmente ai campionati nazionali".

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