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Calcio, Dilettanti | Gambassi-Colli Marittimi finisce in bufera: cosa è accaduto

Prima la cronaca degli avvenimenti secondo il Colli Marittimi, poi Ia rettifica: i due comunicati stampa della società biancoblù riguardo il match di Promozione girone C disputato nella giornata di ieri, domenica 20 febbraio

Domenica 20 febbraio, Stadio Comunale di Gambassi Terme (località Case Nuove), match Gambassi-Colli Marittimi valido per la quattordicesima giornata di Promozione girone C: il punteggio finale vede le due squadre dividersi la posta in palio per 2-2, ma la partita finisce in bufera. Di seguito i due comunicati stampa riguardanti quanto accaduto, pubblicati nella giornata odierna dalla società biancoblù sulla propria pagina Facebook.

La cronaca secondo il Colli Marittimi

"Pubblichiamo in maniera integrale la cronaca dei fatti di ieri, per far capire le nostre lamentele a chi non era presente e per spronare i responsabili dell'accaduto a correggere i propri errori. Del resto non si può parlare di Gambassi - Colli Marittimi senza partire da ciò che è successo al 70': con i Colli sull'1-2, Matta sta proteggendo un pallone sulla laterale, quando il valdelsano Oliva parte a corsa da qualche metro indietro e scarica la tensione entrando col piede a martello sulla caviglia di Matta. Oliva viene inevitabilmente espulso, il capannello di giocatori dipanato, ma Matta rimane a terra, urlando dal dolore. L'arbitro fischia la ripresa del gioco, ma Matta è ancora in lacrime a 20 centimetri dal terreno di gioco, accasciato sotto le tribune e incapace di muoversi, nonostante l'assistenza del nostro massaggiatore, che resterà con lui sul lato opposto alle panchine fino all'arrivo dell'ambulanza. Eh già, l'ambulanza al Comunale di Gambassi non c'è. Ma viene da chiedersi se si possa considerare finanche "a disposizione", quando sono stati i tifosi dei Colli Marittimi, parlando con il massaggiatore attraverso la recinzione, a chiamarla, e non un membro della dirigenza di casa o un rappresentante del terreno di gioco. Del resto, neppure la barella è stata fornita prontamente: è stato il Team Manager dei Colli Marittimi, Mike Giacco, a doversela procurare, raggiungendo Matta con essa solo all'88'. Nel recupero arriva l'ambulanza, ma non può accedere nel terreno di gioco, o perché non si trovano le chiavi del portellone adibito a farla entrare o perché chi le possiede non è reperibile o chissà per quale altro motivo. Matta perciò deve essere trasportato nel parcheggio dello stadio, ma dal momento che la gara non è mai stata sospesa i medici non possono entrare nel recinto di gioco: è Mike Giacco ad occuparsi di trasportarlo fuori, inizialmente insieme al nostro massaggiatore. Il rischio nel far trasportare a due "civili" una barella con un giocatore gravemente infortunato è stato altissimo, e per di più la barella ha dovuto sostare per vari minuti tra la porta e la bandierina, perché non c'era spazio per passare dietro alla rete e il gioco non è stato fermato prontamente, per farla passare davanti. Al 93' interviene Frongillo, che finalmente riesce a richiamare l'attenzione dell'arbitro, il quale dopo 23' per la prima volta agevola le cure di Matta fermando il gioco. A dieci dalla fine ha segnato Bassa Kouassi per il 2-2 definitivo, ma ci sentiamo di dire che né il suo né i gol di Milano, Rosi e Giudici che lo hanno preceduto sono importanti a fronte dell'incredibile negligenza a cui abbiamo assistito. Non si può giocare con un giocatore gravemente infortunato a 20 centimetri dal terreno di gioco per venticinque minuti, e non si può lasciare alla società e ai tifosi (!) ospiti la responsabilità di fare arrivare i soccorsi. L'atteggiamento a riguardo di qualunque rappresentante della squadra avversaria o del campo è stato noncurante, per usare l'aggettivo più gentile: il loro primo intervento è arrivato al 93', quando hanno ricevuto la barella dalle mani di Frongillo, il quale non poteva uscire dal recinto di gioco perché, ripetiamolo, la gara non è mai stata sospesa. Proprio per questo motivo diciamo che anche la terna di gara non sembra essersi interessata molto alla questione, nonostante Matta sia stato letteralmente tra i piedi del guardalinee per più di venti minuti, costringendo l'assistente dell'arbitro ad aggirarlo ogni volta per seguire la linea dei difensori. Che roba. L'atteggiamento di Oliva, però, batte tutti: il numero 15 espulso del Gambassi, dopo essersi fatto la doccia e rimesso a tiro, va a sedersi in tribuna, mentre il giocatore di cui ha provocato l'infortunio è ancora in lacrime dove lui lo ha lasciato. Ma invece di essere preso da un briciolo di empatia e rendersi conto di aver rovinato almeno una stagione ad un collega (i primi esami dicono rottura del perone) non solo non si scusa, ma continua a litigarci aspramente. Incredibile. In definitiva, il nostro augurio più sincero è che questa situazione non si ripeta più, perché, con questo stato dei soccorsi, giocare al Comunale di Gambassi Terme è pericoloso, e purtroppo non intendiamo in senso sportivo".

La rettifica

"Annunciamo che abbiamo parlato con la Presidenza del Gambassi Terme, che ci ha fornito rassicurazioni riguardo alla procedura di sicurezza del loro impianto. La Presidenza avversaria dichiara che il problema che ha impedito i soccorsi nella partita di ieri è stato un cortocircuito tra il direttore di gara e l'organizzazione del campo, in quanto, come abbiamo già riportato, la gara non è mai stata sospesa, e dunque non potevano entrare in campo persone estranee. L'entrata scelta dalla dirigenza per far affluire i sanitari non era quella che dava direttamente su Matta dalla biglietteria, ma una sul lato opposto, che circumnaviga gli spogliatoi. L'ambulanza non poteva ovviamente entrare nel terreno o recinto di gioco se la gara non era sospesa, ma pare comunque evidente che poteva entrare nell'impianto. Come citato in precedenza, Matta è stato trasportato da un dirigente del Gambassi Terme nel parcheggio - del resto non poteva averlo fatto Frongillo stesso, dal momento che, ancora una volta, la partita non era sospesa, e un giocatore avrebbe rischiato sanzioni nel lasciare non solo il recinto di gioco, ma persino l'impianto. Il Gambassi ci assicura altresì che anche un proprio dirigente in panchina avrebbe chiamato l'ambulanza, e non l'avrebbe dunque fatto il solo Zaccaria dalla tribuna dei Colli Marittimi. La Presidenza del Gambassi Terme ci assicura di sapere come procedere in caso di emergenze, e che la responsabilità dei fatti di ieri sia da ricercare solo nel cortocircuito comunicativo con il direttore di gara e nel fatto che non abbia sospeso la partita. Dal canto nostro ricercavamo proprio questo - rassicurazioni riguardo al non ripetersi più dei fatti di ieri, almeno da parte della squadra avversaria, e dunque, almeno dal settore Comunicazione della nostra società, siamo contenti della risoluzione della vicenda".

fonte foto e articolo: Ufficio Stampa Usd Colli Marittimi

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