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Case popolari via Belli, criticità e disagi per gli inquilini

La denuncia è stata presentata in Seconda commissione permanente dopo che il comitato di quartiere 'I Passi' ha riportato i numerosi malfunzionamenti e lacune strutturali del caseggiato che ospita persone over 65

Il caseggiato popolare H.O.P.E. di via Belli, nel quartiere I Passi, è stato oggetto di discussione durante la Seconda commissione permanente che si è tenuta lo scorso venerdì 9 febbraio a causa di numerose anomalie rilevate a livello strutturale e impiantistico anche nei singoli appartamenti, denunciate da Una citta in comune. La denuncia segue lo scenario fatto presente dal comitato di quartiere I Passi, che ha raccolto in un report una serie di problemi che creano una situazione di disagio e preoccupazione tra gli inquilini.

Nel resoconto dettagliato delle problematiche riscontrate, emergono una serie di criticità che vanno dalla manutenzione strutturale agli impianti condominiali, fino alla gestione delle spese e alla sicurezza degli inquilini. Tra le anomalie esterne, spicca il grave problema del tetto compromesso dalle infiltrazioni d'acqua, iniziato dopo una violenta tempesta estiva tra giugno e luglio 2023, che ha causato danni significativi agli appartamenti, compromettendo anche le tinteggiature delle mura. Non solo, ma l'antenna TV danneggiata, i contatori esterni inaccessibili e il mancato collegamento telefonico rappresentano ulteriori sfide quotidiane per gli abitanti, evidenziando una mancanza di manutenzione e cura degli impianti condominiali.

Internamente, la situazione non è migliore. Dai fancoil difettosi che non garantiscono un riscaldamento adeguato durante l'inverno, alle infiltrazioni d'acqua che danneggiano porte e pareti degli appartamenti, fino agli infissi e agli avvolgibili bloccati, la lista dei problemi si allunga. In particolare, la presenza di ruggine sulle ringhiere dei terrazzi solleva gravi preoccupazioni sulla qualità dei materiali utilizzati nella costruzione del complesso.

Ciò che rende ancora più allarmante la situazione, secondo Una città in comune, è la mancanza di azioni risolutive da parte delle autorità competenti e dell'amministrazione condominiale. Nonostante le numerose segnalazioni e gli interventi parziali, denuncia il gruppo, i problemi persistono e peggiorano, mettendo a repentaglio la sicurezza e il comfort degli abitanti del cohousing.

"Risulta evidente che c’è stata una fretta da parte della Giunta precedente, cioè da parte della Giunta Conti che poi si è riconfermata con il sindaco che detiene l’attuale mandato, di consegnare questi immobili, tanto che non è un segreto come questo sia un elemento utilizzato dalla Giunta precedente come grande successo rivendicato in campagna elettorale - afferma Giulia Contini di Una città in comune - occorre chiedersi se prima di consegnare immobili di questo tipo non sia invece necessario realizzare l’interesse di costruire case a regola d’arte, in modo tale che le persone che ci vanno poi a vivere possano starci serenamente, anche perché occorre sempre pensare che le case popolari sono case del Comune, e quindi sono case di tutti noi".

"Le diffuse problematiche dell'abitato ci hanno fatto muovere alcuni dubbi e domande anche riguardo ai materiali usati per realizzarlo o ad altri processi non eseguiti correttamente nella sua realizzazione - commenta Luca Vannozzi del comitato di quartiere 'I Passi' - perché per quanto un palazzo possa avere delle difficoltà, accumulare così tanti disagi e di tale entità nel giro di soli sei, sette mesi ci ha logicamente lasciati perplessi. Questi problemi diventano veri ostacoli al benestare degli inquilini, cioè di persone over-65, molte di queste con problemi di deambulazione e se si va a sommare un ambiente particolarmente buio con un ascensore che non funziona e ad alcuni portoni che hanno difficoltà ad aprirsi in caso di emergenza, la situazione, già particolarmente grave, diventa critica".

Il caseggiato H.O.P.E., inaugurato il 18 gennaio del 2023, è infatti un progetto di rigenerazione del quartiere che ospita anziani ultra sessantacinquenni presenti nelle graduatorie per l'edilizia residenziale pubblica e per la mobilità abitativa. Per la realizzazione dell'edificio a tre piani sono stati impiegati 4,3 milioni di euro provenienti dai fondi europei Por-Fesr, risorse integrate nei programmi regionali e destinate a Pisa nell'ambito dell'iniziativa 'HOPE - Soluzioni abitative per l'inclusione sociale e il sostegno agli anziani'. 

'Il caso di via Belli non è un caso isolato di cattiva amministrazione ed evidenzia ancora una volta la responsabilità di Apes e del Comune - si legge nella chiusura della nota di denuncia di Una città in comune - noi abbiamo chiesto che si intervenga prontamente per risolvere le criticità puntuali che gli inquilini segnalano da tempo senza una risoluzione e che si faccia chiarezza sul sistema di controlli durante l’esecuzione dei lavori'.

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