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Rimedi naturali contro le infiammazioni: quali sono le 5 piante più indicate

Ci sono in natura molte piante che, a differenza dei farmaci di sintesi e di origine vegetale, non hanno controindicazioni e possono essere assunti a lungo

Gli antinfiammatori naturali sono erbe e piante officinali in grado di intervenire sui meccanismi e le cause che provocano l’infiammazione dei tessuti, siano questi tessuti ossei, vasi sanguigni o tessuti epidermici. L'infiammazione o flogosi è un meccanismo di difesa non specifico innato, che costituisce una risposta protettiva all'azione dannosa di agenti fisici (traumi, calore), chimici (acidi ecc.), tossici e da agenti di natura biologica (batteri, virus ecc.), il cui obiettivo finale è l'eliminazione della causa iniziale del danno cellulare o tissutale.

Le piante più utili

Parlando degli antinfiammatori naturali è importante ricordare la mancanza di effetti collaterali che può dare il prodotto chimico. Inoltre l'azione del fitocomplesso della pianta è diverso da quello del singolo principio attivo.

Infatti, mentre l'antinfiammatorio di sintesi è più immediato come effetto, ma la sua azione dura solo qualche ora, le piante sono forse più lente nell'esplicare il loro beneficio, ma certamente i loro effetti sono più duraturi, anche considerando il fatto che si possono assumere per periodi più lunghi, senza controindicazioni.

- Artiglio del diavolo: particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione, come tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa cervicale, contusioni, sciatica, artrite, artrosi. Le radici secondarie dell'artiglio del diavolo contengono gli harpagosidi ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antinfiammatori sul sistema osteo-articolare. 

- Ananas: la polpa e il gambo rappresentano il rimedio elettivo nella cura di tutti gli stati infiammatori localizzati, grazie anche all'assenza assoluta di tossicità e la grande efficacia terapeutica. La bromelina, infatti, esplica un’azione decongestionante sul sistema circolatorio e linfatico, stimolando il drenaggio del focolaio infiammatorio e il riassorbimento del versamento emorragico. Per questa proprietà trova impiego nel trattamento dei processi infiammatori, specialmente in caso di edema, cellulite, ridotto trofismo cutaneo, ematoma, tumefazioni post-operatorie e post-traumatiche acute, traumi muscolari, articolari e insufficienza venosa.

- Spirea: svolge azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, perché inibisce la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti. Viene perciò utilizzata in caso di febbre e in tutte le malattie da raffreddamento; per alleviare gli stati dolorosi causati da artrosi, artrite reumatoide, dolori articolari, mal di denti, mal di schiena e cervicale. Tuttavia a differenza dei farmaci antinfiammatori di sintesi, la spirea non presenta azione ulcerogena (gastrite, ulcera), effetto collaterale di questa categoria di farmaci. La presenza delle mucillagini, infatti, conferisce alla spirea un’azione protettiva per le mucose, in grado di ridurre gli spasmi e i processi erosivi delle pareti gastriche. 

- Malva: ha proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo, grazi alle mucillagini di cui sono ricchi i fiori e in particolare le foglie. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso proteggendole da agenti irritanti. Per questo motivo è utilizzata contro la tosse nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per idratare e sfiammare l'intestino.

- Aloe vera: sottoforma di gel o succo d'aloe vera è d'aiuto nei problemi osteoarticolari, come l'artrite, reumatismi e dolori articolari e nei disturbi intestinali come gastrite, colite, intestino irritabile, ulcera, e per qualsiasi infiammazione delle mucose.

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