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Economia

Lavoro: nel primo trimestre del 2024 le aziende pisane prevedono di assumere 9.500 persone

Nell'analisi commissionata dalla Camera di Commercio si conferma con forza il divario tra offerta e domanda di lavoro

La domanda di lavoro nel primo trimestre 2024 conferma il trend di crescita registrato nel 2023 per l’area Toscana Nord-Ovest con oltre 22mila posizioni lavorative offerte, ma prosegue il mismatch tra domanda e offerta di lavoro con difficoltà di reperimento elevate in tutti i territori. Questo quanto emerge dai dati del Sistema informativo Excelsior, indagine nazionale che fornisce dati su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, in collaborazione con la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR su di un campione di oltre 3mila imprese con dipendenti delle tre province.

Tra le richieste delle imprese è rilevante quella di aver maturato una precedente esperienza nel settore (sia specifica che generica), richiesta dal 43% delle imprese pisane. Ai candidati si richiede principalmente un livello di istruzione secondario (32% a Pisa) o con qualifica di formazione o diploma professionale (34% a Pisa). Meno richiesti sono i titoli universitari (13% a Pisa), e comunque sono privilegiati coloro che sono in possesso di una laurea in indirizzo economico, o in ingegneria industriale, o in ingegneria civile ed architettura o in insegnamento e formazione. Nel dettaglio il 23% delle imprese pisane prevedono di assumere personale nel trimestre gennaio-marzo 2024 per un totale che sfiora le 9.500 unità. Un dato che segnala una buona crescita (+5% corrispondente a +460 unità) rispetto al primo trimestre del 2023 e che è perfettamente in linea con quello nazionale.

"Il 2024 inizia positivamente per la domanda di lavoro, con tassi di crescita superiori rispetto all’Italia nel suo complesso e quindi con un segnale di fiducia da parte delle imprese che non è elemento secondario in economia - afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - Ne consegue un cauto ottimismo che purtroppo è ancora condizionato dalla crescente difficoltà che le imprese incontrano nel reperire le figure professionali di cui necessitano che è addirittura più marcata rispetto a quella nazionale. Siamo impegnati fortemente e da tempo in questo ambito consapevoli della gravità di una situazione, tutta italiana, che è di serio ostacolo allo sviluppo e che rende oltremodo necessaria una riforma del sistema scolastico e formativo nazionale che è oggi più che mai una delle priorità del paese".

La situazione nella provincia pisana

Nella graduatoria regionale della previsione di assunzioni la provincia pisana, con il 10%, sale sul podio sopravanzata soltanto da Firenze e Lucca, quest’ultima con un dato percentuale pressoché uguale a quello pisano (10,4%). Si conferma, a livelli molto elevati, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con difficoltà di reperimento dichiarate per il 55% delle assunzioni previste nel trimestre e dunque in una percentuale nettamente più alta di quella nazionale che a gennaio ha fatto registrare un dato di poco superiore al 49%.

Tra le principali cause dello scollamento tra domanda e offerta di lavoro si confermano il ridotto numero di candidati (35%), dovuto anche alla diminuzione della popolazione giovanile, e la loro inadeguatezza in termini di conoscenze e competenze (17%). Aver maturato una precedente esperienza nel settore è un requisito richiesto dalle imprese nel 43% dei casi, ma viene considerata importante anche una esperienza specifica nella professione (21%) o anche solo una esperienza generica (24%). Al 12% dei lavoratori in entrata non viene invece richiesta alcuna esperienza pregressa.

GLI INDIRIZZI SCOLASTICI MAGGIORMENTE RICHIESTI. Al primo posto si colloca la domanda di personale in possesso di qualifiche di formazione o diploma professionale, con il 34% delle assunzioni programmate, seguito dal diploma di scuola secondaria con il 32%. Nel 13% dei casi viene richiesta la laurea, mentre la scuola dell’obbligo è sufficiente per il 19% delle assunzioni in programma.

In relazione ai livelli scolastici, la previsione per quello universitario vede primeggiare l’indirizzo economico con 240 laureati previsti in ingresso, seguito da quello delle scienze matematiche, fisiche e informatiche con 140 ingressi. Nel livello scolastico secondario il primo posto se lo aggiudica l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing con una previsione in ingresso di 690 unità, seguito a ruota da quello meccanica, meccatronica ed energia con 660 unità. Chiudono il novero degli indirizzi quello turismo, enogastronomia e ospitalità con 370 ingressi e quello socio-sanitario con una previsione di 190 assunzioni.

MAGGIORI INGRESSI TRA 30 E 44 ANNI. Per gli studenti con qualifica di formazione o diploma professionale si contendono il primato l’indirizzo meccanico e quello sistemi e servizi logistici, rispettivamente con una previsione di assunzioni di 460 e 440 unità. A seguire l’indirizzo servizi di vendita e la trasformazione agroalimentare, entrambi con una previsione di 250 ingressi.

Nel 68% dei casi le imprese prevedono di assumere lavoratori di età inferiore ai 45 anni. La fascia anagrafica maggiormente interessata è quella 30-44 anni (38%) mentre la previsione rivolta ai giovani fino a 29 anni di età è di poco superiore al 30%. Per il personale meno giovane (45-54 anni) la previsione di ingresso si attesta al 10% del totale, ed infine per quasi un’assunzione su cinque (22%) il dato anagrafico non costituisce un fattore rilevante.

CRESCONO INDUSTRIA E SERVIZI. La dinamica dei comparti nel primo trimestre 2024 registra l’aumento della domanda di lavoro per l’Industria (+3% per +130 unità) con una previsione complessiva di ingressi di oltre 4mila unità e, con percentuale più elevata, per i Servizi (+7% per +340 unità) con una richiesta di quasi 5.500 lavoratori. Nell’Industria la domanda delle costruzioni resta pressoché stabile rispetto al pari periodo del 2023 confermando la previsione di 980
ingressi, con ciò segnalando l’attenuarsi della spinta data dalle misure legislative di sostegno fiscale.

Per il manifatturiero e public utilities l’incremento si ferma al +3%. Nei Servizi la domanda di lavoro nel trimestre è di netto segno positivo e a doppia cifra sia per il commercio (+16%), dove si prevedono 1.180 assunzioni, che per il turismo (+10%) dove si arriva a quota 1.100. I servizi alle imprese segnalano una lieve contrazione (-3%) con 2.100 entrate previste, mentre nei servizi alle persone la previsione è nel segno di un marcato aumento (+17%) con 1.100 ingressi.

LE PROFESSIONI PIU' RICHIESTE NEL TRIMESTRE.  Nel trimestre iniziale del 2024 le professioni impiegatizie e commerciali più richieste vedono una domanda di 820 addetti nelle attività di ristorazione, seguite dagli addetti alle vendite con 630 unità e dagli addetti alla segreteria con 440. Tra gli operai specializzati si segnala una richiesta di 490 tra fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica, 480 conduttori di veicoli, 460 addetti alla lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature e 370 addetti alla costruzione e al mantenimento di strutture edili.

Tra i tecnici ad elevata specializzazione vengono richiesti 170 tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, 170 ingegneri e 160 tecnici dei rapporti con i mercati. Tra le professioni non qualificate, infine, è rilevante la richiesta di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (500 unità) e personale non qualificato nei servizi di pulizia (510).

LA PREVISIONE PER GENNAIO 2024. La domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti nel primo mese del 2024 fa registrare una contrazione rispetto al mese di gennaio 2023 (-4%, corrispondente a -160 unità) per un totale di 3.680 assunzioni in programma.

La diminuzione è a doppia cifra per il comparto Industria (-10%) con il settore Industria manifatturiera e Public utilities in calo del 14% mentre sale del 6% la domanda di lavoro nelle Costruzioni. Resta stabile la previsione di ingressi nel comparto Servizi (+1% e 2.080 unità), dove contribuiscono alla tenuta del comparto il settore Commercio (+17%, 410 entrate) e quello dei Servizi alle persone (+10%, 440 unità) che compensano la contrazione nel Turismo (-6%) e nei Servizi alle imprese (-5%).

Si dilata ulteriormente lo scarto tra domanda e offerta di lavoro, con la perdita significativa di occasioni di impiego potenziali: il reperimento dei profili professionali richiesti da parte delle aziende pisane è difficile nel 57% delle opportunità lavorative offerte, tredici punti percentuali in più rispetto a Gennaio 2023 e 8 in più anche rispetto al dato nazionale. Nel 30% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 70% saranno a termine (a tempo determinato o con altri contratti con durata predefinita).

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