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Giornata dello sviluppo equo: il ministro Kyenge presente all'incontro di Pisa

Il prossimo 21 dicembre presso l'Auditorium Centro Maccarrone si susseguiranno gli interventi di molte autorità sui temi dei bisogni fondamentali e dei diritti legati alle vitali questioni del cibo

Ci sarà anche il ministro all'integrazione Cecile Kyenge Kasethu all'incontro del 21 dicembre a Pisa promosso dall'istituzione Centro Nord-Sud, Provincia e Regione, in occasione della IIIª edizione della Giornata dello sviluppo equo. L'appuntamento si svolgerà presso l'Auditorium Centro Maccarrone, per l'intera mattinata, e vedrà tra gli altri gli interventi del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, dell'assessore provinciale Silvia Pagnin, del sindaco Marco Filippeschi e del prefetto Francesco Tagliente, del consigliere regionale Paolo Tognocchi, di Mons. Andrea Cristiani (Movimento Shalom e membro del Comitato regionale della Giornata per un equo sviluppo globale) e di Severino Saccardi (presidente del Comitato regionale della Giornata per un equo sviluppo globale).

La IIIª edizione della Giornata dello sviluppo equo (istituita con la Legge regionale 6/2010) si articolerà, quest'anno, in due date (19 e 21 dicembre) e in una serie di iniziative che si svolgeranno a Firenze e a Pisa. Finalità comune dei diversi incontri è quella di porre al centro le tematiche dell'interdipendenza planetaria, dei diritti umani e della sostenibilità dello sviluppo globale a partire da una riflessione su 'cibi e culture del mondo'.

I temi dei bisogni fondamentali e dei diritti legati alle vitali questioni del cibo (e del suo rapporto con le espressioni delle diverse culture), dell'acqua e della 'sovranità alimentare' saranno sviluppati nell'incontro di Pisa.
Tra gli interventi previsti rientrano quelli relativi all'acqua come 'bene esauribile', ai nuovi conflitti legati all''oro blu', alle iniziative miranti a combattere la denutrizione nei Paesi del Sud del mondo ed a sostenere, nelle nostre città e nei nostri territori, l'attenzione alle esperienze che valorizzano la varietà delle esperienze gastronomiche, dei saperi e dei sapori (spesso con interessanti iniziative di piccola imprenditoria nel campo della ristorazione) che le esperienze dei migranti pongono alla nostra attenzione.
E' una riflessione che si rivolge, nell'ambito della pluralità di realtà presenti ed operanti all'interno della Regione Toscana, al mondo giovanile, a quello della scuola, della cooperazione, dell'associazionismo, a tutti i cittadini sensibili alle tematiche della 'globalizzazione dei diritti' e dell'impegno per l'eliminazione della miseria dal mondo.

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