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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pisa S.C. 1909: ufficiale l'esonero di Michele Pazienza. Panchina affidata a Mario Petrone

Il tecnico pugliese paga lo scarso feeling con il pubblico ed il rendimento insufficiente della squadra nelle ultime settimane. Il suo successore è l'ex allenatore di Ascoli e Catania

La 'Pazienza' è terminata. Il gioco di parole negli ultimi giorni si è sprecato fra la tifoseria nerazzurra, ma mai come oggi è una frase che dà la perfetta istantanea della situazione del Pisa Sporting Club 1909. Michele Pazienza non è più l'allenatore della prima squadra: la dirigenza gli ha da poco comunicato l'esonero.

Critiche e rendimento insufficiente

Insediatosi dopo la metà di ottobre al posto di Carmine Gautieri, Michele Pazienza era riuscito a dare una prima scossa positiva allo spogliatoio guidando la squadra a ridosso del primo posto. Il punto più alto della conduzione tecnica dell'ex mediano del Napoli è stato senza dubbio il successo centrato nel derby con il Livorno del 26 novembre. Con il gol di Eusepi la truppa nerazzurra aveva imposto la prima battuta d'arresto allo schiacciasassi amaranto, confermando le velleità di primo posto della società guidata da Giuseppe Corrado.

Dopo un filotto di tre vittorie consecutive, culminato nel pomeriggio della storica sfida con i labronici, il Pisa non ha però più avuto la forza di dare continuità ai successi, rimanendo costantemente in un limbo di incompiutezza e incompletezza rimasto tale anche dopo il mercato invernale. Pazienza è stato in grado di far galleggiare la sua squadra nelle prime tre posizioni del Girone A, ma invece di mostrare dei miglioramenti nella gestione del gruppo e nella lettura dei momenti della gara e della stagione, ha evidenziato dei netti passi indietro dal punto di vista del gioco e dell'interpretazione del match.

Una confusione tattica e tecnica che si è esplicitata in una squadra spesso spaesata sul rettangolo verde, capace di alternare prestazioni discrete ad altre inquietanti e profondamente negative. L'ultima di questa serie, che ha anche provocato il passo decisivo della dirigenza verso l'esonero, è stata la sconfitta interna con la Carrarese. Sabato 24 marzo  si è assistito ad una partita in cui il Pisa è stato messo sotto dagli avversari sotto tutti i punti di vista. La feroce contestazione scoppiata dopo il triplice fischio del signor Miele ha di fatto certificato l'esaurimento completo della fiducia accordata dalla tifoseria nei confronti del tecnico e del progetto sportivo.

E la società, nonostante un silenzio prolungato e, forse, fin troppo ostinato, non ha potuto fare altro che prendere atto del fallimento di Pazienza ed allontanarlo dalla panchina. 

Una personalità in grado di salvare il finale di stagione

E adesso? Il presente ed l'immediato futuro dell'organico nerazzurro si chiama Mario Petrone. L'ex tecnico di Ascoli e Catania raggiungerà la squadra nel ritiro di Novarello, per preparare l'imminente sfida di campionato con la Giana Erminio. Già giovedì 29 marzo infatti i nerazzurri torneranno in campo in occasione della 33° giornata di campionato, e lo faranno sul campo di una delle formazioni tecnicamente e tatticamente più interessanti di tutto il girone.

Petrone (classe 1973) arriva a Pisa dopo la fallimentare esperienza di Catania (dal 13 febbraio all'8 marzo del 2017), ed il periodo positivo vissuto sulla panchina dell'Ascoli. Era lui l'allenatore che condusse i bianconeri alla promozione in cadetteria nella stagione 2014-2015, quando curiosamente i nerazzurri si esibirono in un campionato fatto di continui alti e bassi come quello attuale. Per l'allenatore partenopeo anche il Bassano Virtus ed il San Marino nel curriculum. Toccherà a lui trovare una quadratura vincente allo spogliatoio e al grande potenziale tecnico in esso contenuto. L'obiettivo affidatogli da Corrado e dal suo entourage è quello di mantenere quanto meno il terzo posto attuale, e se possibile andare ad acciuffare la seconda piazza, per poter usufruire di ulteriori vantaggi nei playoff.

Con tutta probabilità Petrone inizierà il suo percorso in nerazzurro affidandosi al rodato 4-4-2, modulo con il quale era riuscito a cogliere diversi successi con l'Ascoli e, prima, con il Bassano. Ha firmato con la società di via Battisti un accordo che lo legherà fino al 30 giugno: nei prossimi giorni si conosceranno eventuali clausole per il prolungamento del contratto. Con il suo ingaggio la dirigenza ha cercato di dare un taglio all'impostazione data da Pazienza, consegnando lo spogliatoio nelle mani di un profilo più navigato e dalla grande esperienza accumulata sui campi della Serie C. 

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