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Prato - Pisa: le probabili formazioni | Pazienza: "Il Prato non parte sconfitto. Servirà intensità e lucidità"

Il tecnico nerazzurro avverte del pericolo 'trappola' per lo scontro testa-coda con i lanieri. Tutta la rosa a disposizione e dubbi in mezzo al campo ed in attacco: fuori soltanto Petkovic

Il Pisa domani, domenica 11 febbraio (fischio d'inizio ore 18.30), scenderà sul netro del 'Mannucci' di Pontedera con l'obiettivo di strappare al Prato i primi tre punti esterni del 2018. I nerazzurri infatti per la 25° giornata del Girone A se la vedranno con i lanieri sul terreno granata, in virtù dei lavori di ristrutturazione dell'impianto pratese che stanno andando avanti dalla scorsa estate.

La squadra è in salute e ricca di alternative

Il rischio 'trappola', in una partita in cui si confrontano la terza e l'ultima della classe, è alto. "Sarà un partita veramente importante per noi. Le due squadre hanno oggettivamente dei valori differenti, come ha sottolineato il mister del Prato, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo", esordisce il tecnico nerazzurro Michele Pazienza. Il Pisa si troverà davanti una formazione molto giovane, che farà della corsa la sua arma principale. "Io però più che sulla corsa, concentrerei l'attenzione sulla serenità e la lucidità - commenta l'allenatore - nei secondi tempi ultimamente abbiamo peccato su questo aspetto".

"Il Prato inoltre è intervenuto in maniera forte sul mercato - spiega il tenico - e perciò rispetto al passato risultano anche più imprevedibili. Per questo dico che non partono battuti. Sono in salute visti i 4 punti ottenuti nelle ultime due partite". Ma Pazienza, come sempre, focalizza la sua attenzione sul gruppo allenato da lui: "Ci sono ovviamente gli avversari in campo, ma se riusciamo a chiudere le gare con lo stesso piglio con cui le iniziamo, gran parte della sofferenza accusata nelle ultime uscite sicuramente non la vedremo".

Pazienza si dice soddisfatto in ogni caso per i risultati e le prestazioni messe in campo dai suoi uomini, lasciando intendere che anche domani ci saranno pochi cambi rispetto ai titolari visti in campo contro Viterbese e Cuneo. Certamente non sarà della partita Petkovic, che ancora non ha risolto i suoi problemi fisici. "Ho un paio di dubbi a centrocampo ed in attacco - confessa Pazienza - e li risolverò soltanto domani", Uno dei punti interrogativi è costituito dal giocatore da affiancare a Gucher davanti alla difesa. Izzillo nelle ultime partite è partito titolare, ma negli ultimi giorni sono salite le quotazioni di De Vitis e Maltese. L'ex Latina potrebbe ritrovare una maglia da titolare. Anche in attacco c'è la possibilità di vedere almeno un avvicendamento rispetto alla partita di sei giorni fa: possibile che uno fra Masucci e Giannone possa accomodarsi in panchina, lasciando spazio a Ferrante e Lisi, che potrebbero così fare il debutto dal primo minuto in maglia nerazzurra, dopo lo spezzone di gara concesso loro con il Cuneo. Quasi certa la seconda esclusione consecutiva, dalla formazione titolare, di capitan Mannini.

Lavoro, concentrazione e sacrificio

Il Prato si presenta all'appuntamento con una condizione di classifica decisamente complicata. I biancoblu occupano infatti l'ultima posizione in coabitazione con il Gavorrano. Sono soltanto 15 i punti raccolti dagli uomini di Catalano nelle 22 gare sin qui disputate. Un ruolino di marcia decisamente deficitario, che difficilmente consentirà al Prato di evitare i playout per la retrocessione in Serie D.

Piscitella e compagni hanno collezionato soltanto 3 vittorie dall'inizio del campionato, a fronte di ben 13 sconfitte e 38 gol subiti. Anche il dato delle reti messe a segno non è più confortante, visto che con 17 segnature l'attacco laniero è il terzo peggiore del raggruppamento, dietro soltanto a Cuneo e Pro Piacenza.

Eppure la formazione pratese non è, tecnicamente, formata da elementi digiuni della categoria. Con Alastra tra i pali, Ghidotti e Martinelli a guidare la difesa e Gargiulo in cabina di regia, lo scheletro laniero può garantire sia qualità che esperienza. L'organico però è infarcito anche di moltissimi giovani alle primissime armi con il professionismo, e questo dislivello si è notato in molte partite in cui il Prato non ha sfigurato, ma ha dovuto cedere nel risultato di fronte a formazioni più esperte e navigate. Anche l’attacco pratese, con Piscitella e Orlando, è costituito da una coppia ben assortita per rapidità, tecnica e fisicità.

Il Prato per sorprendere il Pisa punterà sul sacrificio di tutti i suoi uomini, compresi anche gli elementi maggiormente dotati di tecnica, provando a sfruttare al massimo le poche palle gol che si concretizzeranno nell'arco dei 90 minuti. Mister Catalano ha chiesto ai suoi uomini un lavoro approfondito e meticoloso di concentrazione: la corsa alla salvezza passa anche per 'imprese' come quella di fermare una corazzata, quale il Pisa è. Per provare a centrare questo risultato prestigioso Catalano proporrà il consueto 4-4-2, con Ceccarelli ed il pisano Fantacci a spingere sugli esterni, in supporto delle due punte 'leggere' Piscitella e Orlando. Per struttura fisica e caratteristiche tecniche i lanieri cercheranno di superare la granitica difesa nerazzurra con delle trame in velocità, senza alzare la palla dal terreno di gioco.

L'arbitro e alcune curiosità statistiche della gara

La direzione del match è stata affidata al signor Daniel Amabile della sezione di Vicenza. Il fischietto veneto sta disputando la sua quarta stagione nella CAN di Serie C, ed in virtù di questa lunga militanza vanta dei precedenti con entrambe le squadre. Amabile ha diretto i nerazzurri nella vittoria in campionato contro il Tuttocuoio del 2015 (2-1) e nella sconfitta con il Santarcangelo in coppa della stagione successiva (0-1). Un incrocio anche con il Prato: due stagioni fa nel pareggio con il Tuttocuoio (1-1).

Il Pisa si presenta all'appuntamento con l'ormai celebre miglior difesa del professionismo italiano: 12 reti incassate in 23 gare disputare, 5 soltanto nelle partite esterne. Proprio lontano dall'Arena Garibaldi però i nerazzurri devono cambiare passo per provare ad accorciare ulteriormente le distanze dalle prime due posizioni in classifica. Il Prato, pur essendo ultimo, non sarà un cliente facile da regolare. Dei 15 punti complessivi ben 11 sono arrivati dal campo neutro del 'Mannucci'.

La prima sfida ufficiale fra le due formazioni in terra pratese è andata in scena nel 1913, nel campionato di Prima Categoria Toscana: finì con un secco 3-1 in favore dei padroni di casa. Fino alla seconda guerra mondiale le due squadre si sono affrontate ripetutamente nei tornei di Prima Categoria e Prima Divisione, e soltanto dal secondo dopoguerra hanno iniziato a confrontarsi in pianta stabile in Serie C. Dagli anni '50 alla fine degli anni '70 la sorte ha sorriso decisamente al Prato: è soltanto con le gare di fine anni '90 e del 2000 che il Pisa ha migliorato il suo score con i lanieri. I nerazzurri infatti non perdono in campionato sul campo del Prato dal 1998 (2-1). In totale il bilancio complessivo ammonta a 34 precedenti, con 17 vittorie del Prato, 10 del Pisa e 7 pareggi. L'ultimo confronto in trasferta, risalente al 17 gennaio 2016, venne risolto in mischia dal greco Makris, voluto fortemente da Gattuso nel mercato di riparazione.

Le probabili formazioni

Prato (4-4-2): Alastra; Seminara, Ghidotti, Martinelli, Casale; Fantacci, Bertoli, Gargiulo, Ceccarelli; Orlando, Piscitella. All. Catalano

Pisa (4-2-3-1): Voltolini; Filippini, Carillo, Ingrosso, Birindelli; Gucher, De Vitis; Lisi, Negro, Giannone; Ferrante. All. Pazienza

prato probabile formazione 11 febbraio 2018

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