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Delibera su Geofor-Reti Ambiente, odg per spostare la discussione: "Serve capire come si spendono i soldi pubblici"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il Presidente del Consiglio nella mattinata odierna ha accolto la richiesta del Sindaco (anch'essa presentata stamane) di sottoporre direttamente al consiglio comunale di domani, senza previa assegnazione alla commissione competente, la proposta di riordino delle partecipazioni societarie afferenti la gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani che prevede la liquidazione del socio privato di Geofor (Forti) e il conferimento delle azioni della partecipata in Retiambiente.

Si tratta di una operazione scandalosa che non ha precedenti nelle forme perché fa saltare tutte le regole di trasparenza e di garanzia del dibattito democratico. Questo diktat del Sindaco impegna l'amministrazione nella politica dei rifiuti per i prossimi 20 anni aprendo la strada all'affidamento di un servizio che vale 6 miliardi. A questo diktat si sono prestati, senza ricorrere a nessun tipo di consultazione politica, sia il Presidente del Consiglio, sia la Presidente della IV Commissione, venendo meno al loro ruolo di garanzia.

Si trattava di valutare il metodo e la quantificazione della liquidazione, per capire ad esempio perché tra la prima e la seconda perizia ci sia una differenza di 5 milioni che va a rimpolpare l'ammontare della quota da liquidare al socio privato senza la certezza di esigibilità dei crediti. Inoltre sarebbe stato utile capire la logica dell'accantonamento degli utili di Geofor negli ultimi anni in vista di questa liquidazione, visto che ci troviamo di fronte a un aumento del costo del servizio coperto dalla Tari che è aumentato del 30% dal 2011, anno in cui è iniziato il percorso di affidamento della gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani con individuazione del socio privato, nonostante il pronunciamento contrario dei referendum. Sarebbe poi stato interessante capire in che termini veniva liquidato il socio privato, se con liquidità o con azioni o altro, fattore non marginale nel complesso della operazione.

Il sindaco motiva con l'urgenza l'iscrizione di questa proposta all'odg del consiglio comunale di domani, mentre con una debolissima spiegazione legata all'opportunità di non fare troppi consigli la maggioranza (De Negri, Cioncolini, Del Corso) vota contro un odg della commissione sostenuto dalla stessa Presidente (Mariotti) oltre ai commissari di opposizione (Auletta Ghezzani e Zuccaro) che chiede di discutere la delibera lunedì prossimo 21 dicembre, in un consiglio comunale apposito.

L'odg passa e quindi la maggioranza si spacca. D'altra parte urgenza c'è solo quando fa comodo, perché lunedì potrebbero non esserci i numeri per garantire le votazioni a causa periodo natalizio e vacanziero.

A questo si aggiunge il giallo dei revisori dei conti che fino all'ultimo non si sono espressi, alimentando una certa suspense, salvo poi fornire parere favorevole “di massima” che apre interrogativi sul fatto che possa sottendere forme di riserva inespresse. D'altra parte, sull'altra proposta relativa al servizio idrico che aveva la stessa urgenza, i revisori non hanno espresso nessun parere costringendo il Comune di Pisa a fare marcia indietro mentre tutti gli altri comuni soci del gestore avevano già deliberato.

Insomma, una brutta pagina per la città, con le istituzioni che danno pessima prova di sé e l'imposizione di ordini di scuderia che vengono dall'alto senza dibattito e senza approfonimenti, contro  i diritti dei cittadini a capire come vengono spesi i soldi delle tasse che hanno pagato e che rischiano di aumentare ancora, come è già successo in ATO sud dove si stanno già sperimentando i rincari per le sfortunate scelte politiche relative alla gestione dei rifiuti.

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