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Il Pisa sfoglia la margherita sul mercato: 2 milioni e mezzo per rinforzare l'attacco

La dirigenza ha fissato in Stefano Moreo del Brescia la prima scelta, ma alle sue spalle i profili appetibili sono molti

Il Pisa fa sul serio e rilancia: dopo una primissima parte di campionato fortemente negativa, i nerazzurri hanno rimontato con prepotenza la classifica sotto la guida di Luca D'Angelo fino al quinto posto cristallizzato con la fine del girone d'andata e adesso pensano in grande. I 29 punti sono la base di partenza per innescare una seconda parte di stagione al fulmicotone, coltivando il sogno che soltanto otto mesi fa si è interrotto a centimetri dal traguardo. Per farlo la dirigenza nerazzurra, d'accordo con il tecnico, ha stilato tre linee guida per il calciomercato invernale iniziato da una settimana: sfoltire la rosa cedendo gli esuberi e i giovani di proprietà che necessitano di minutaggio per fare esperienza, mantenere tutti i pezzi pregiati e impreziosire il reparto offensivo di una pedina capace di agire sia da centravanti classico che da partner di un altro attaccante.

E così la società di via Battisti ha respinto al mittente le richieste di informazioni per Pietro Beruatto e Idrissa Tourè: 'grazie, non sono sul mercato' è la risposta data agli emissari di Bologna e Torino. Discorso differente per il portiere Vladan Dekic, ceduto a titolo definitivo alla Viterbese in Serie C, mentre i centrocampisti Salvatore Santoro e Gabriele Piccinini hanno lasciato la Torre in prestito: il primo è andato al Monterosi (Serie C), il secondo al Fiorenzuola (Serie C). Da definire le ultime due situazioni in uscita: Robert Gucher e Moustapha Cissè. Nelle ultime ore il Palermo avrebbe sondato il terreno per Peppe Sibilli, ma al momento anche per l'attaccante napoletano vale il diktat imposto su Beruatto e Tourè: fa parte integrante del progetto sportivo e non dovrebbe muoversi prima di giugno.

Per quel che riguarda il rinforzo nel pacchetto offensivo le attenzioni della dirigenza si sono soffermate nuovamente su un pallino estivo: Stefano Moreo. Il numero 9 del Brescia già a luglio era finito al centro di un tormentone terminato con un nulla di fatto: nonostante Corrado e Chiellini avessero trovato l'accordo con il giocatore e il suo procuratore per l'ingaggio, il presidente delle Rondinelle Massimo Cellino non volle cedere. Dopo sei mesi lo Sporting Club ci riprova: ancora una volta il giocatore ha dato il suo benestare al trasferimento sulle sponde dell'Arno, attratto dalla possibilità di potersi giocare concrete chance di promozione in A, sebbene l'attacco nerazzurro sia già popolato da molti elementi di spessore.

La società lombarda, nel frattempo, è finita in amministrazione controllata dopo che il Tribunale di Brescia ha sequestrato 59 milioni di euro a Cellino, incappato in una serie di grane con il fisco. Perciò la trattativa adesso non è più tra due parti, bensì tre: la dirigenza biancoblu infatti non può firmare alcun documento ufficiale senza l'autorizzazione del Tribunale. Che, all'atto pratico, sarebbe una formalità: resta ancora da convincere la società bresciana, restia a privarsi di uno dei suoi attaccanti titolari senza aver individuato il sostituto. Il Pisa ha messo sul piatto circa 2 milioni e mezzo di euro per rilevare il cartellino e l'ingaggio del giocatore e nei prossimi giorni ci saranno altri incontri con il Brescia per trattare.

La società nerazzurra comunque non è rimasta con le mani in mano in attesa della risposta definitiva del Brescia, e ha individuato almeno altri due profili che farebbero al caso di mister D'Angelo. Andrea La Mantia, 31 anni, della Spal è un 'usato sicuro' che in carriera ha già collezionato due promozioni in Serie A (con il Lecce e l'Empoli) ed è un classico centravanti di stazza ed esperienza. Nicholas Bonfanti, 21 anni a marzo prossimo, del Modena ha invece tutte le carte in regola per rivelarsi uno degli assi della categoria: è nel giro della nazionale e ha già siglato 5 reti con la maglia dei canarini emiliani, uno dei quali nella vittoria del Pisa all'Arena Garibaldi lo scorso ottobre (4-2).

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