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Pisa S.C. 1909, parola a Davide Di Quinzio: "Giocare a Pisa è un privilegio. I tifosi si meritano dei grandi playoff"

Il numero 10 nerazzurro ha analizzato il momento della squadra a nove giorni dal debutto nell'avventura degli spareggi promozione. Dallo spogliatoio filtrano serenità e concentrazione

L’attesa in città inizia a crescere d’intensità. La tifoseria nerazzurra da giorni ha iniziato a fantasticare sul possibile avversario che il sorteggio riserverà agli uomini di mister Petrone il prossimo 20 maggio, quando i nerazzurri entreranno in gioco nella ‘roulette’ dei playoff. La squadra nel frattempo sta proseguendo con serenità, concentrazione e intensità la preparazione in vista del debutto negli spareggi, con davanti a sé l’obiettivo di arrivare fino alla finalissima di Pescara, sabato 16 giugno, per giocarsi l’accesso in cadetteria.

Di questi ultimi giorni di lavoro appena trascorsi e della marcia di avvicinamento al prossimo impegno ufficiale ha parlato in conferenza stampa Davide Di Quinzio, numero 10 della rosa nerazzurra.

"Giochiamoci i playoff con grande carica"

"Dovremo essere bravi ad arrivare al primo incontro con la testa libera - esordisce il fantasista - perché se riusciremo a sfruttare le nostre armi potremo mettere in difficoltà chiunque". Di Quinzio ha anche le idee chiare sulla formula dei prossimi playoff: "Non è un vantaggio arrivare a quattro giorni dalla prima partita senza conoscere l'avversario. Sarebbe stato meglio poter lavorare con più tempo a disposizione per studiare l'avversario". "Stiamo quindi lavorando molto dal punto di vista fisico - prosegue Di Quinzio - perché la condizione atletica ritengo che sarà fondamentale. Giocheremo ogni tre giorni ed è importante non peccare da questo punto di vista".

Davide Di Quinzio parla poi delle sue esperienze in partite da dentro o fuori: "Ho giocato i playout con la Pro Sesto, e poi i playoff con Cuneo e Como lo scorso anno. Sinceramente preferisco la formula vecchia degli spareggi: adesso disputare altre sette partite per centrare la promozione è come giocare un nuovo campionato". Il numero 10 si sofferma anche sull'importanza di non sbagliare l'approccio alla partita: "In campionato sotto questo aspetto abbiamo fallito qualcosa. Altrimenti non saremmo arrivati terzi. Adesso dobbiamo giocare in maniera spigliata, provando quello che ci riesce meglio. Sono d'accordo con il mister quando dice di prendere ad esempio la gara interna con il Pontedera".

Il trequartista entra nel merito della personalità dello spogliatoio: "Io non credo che questa squadra abbia un grave difetto di carattere. Purtroppo a Livorno, per fare un esempio, siamo stati condizionati dal gol subito praticamente a freddo. E' vero che in quel frangente abbiamo commesso un grave errore, ma da lì poi abbiamo costruito una buona prestazione. E credo che gli scontri nei campi molto caldi non ci spaventeranno e non ci creeranno problemi. Senza dimenticare che in trasferta siamo andati meglio rispetto che alle partite casalinghe".

Di Quinzio infine esprime un parere sulla sua personale stagione: "Non posso dirmi pienamente soddisfatto, perché ero venuto a Pisa per centrare da protagonista la promozione in cadetteria. Ma abbiamo la grande opportunità di rifarci con gli interessi, e non possiamo fallirla". "Nelle ultime stagioni avevo sempre giocato da mezzala nel 3-5-2 - prosegue - ma prima con mister Gautieri e poi con Pazienza mi veniva richiesto di giocare vicino alla fascia. Adesso mister Petrone mi sta proponendo sull'esterno, ma interpretiamo il modulo in maniera diversa rispetto alla prima parte della stagione, giocando più palla a terra. E quindi mi sto trovando decisamente meglio". "Se dovessi tornare indietro, alla scorsa estate - conclude Davide Di Quinzio - sceglierei ancora Pisa. Non rimpiango nulla, perché mi trovo in un ambiente pazzesco, dove fare calcio è un privilegio".

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