Pisa-Spal, i gruppi organizzati insieme alla Curva, che specifica: "Non entrare non è imposizione"

La Curva Nord ha voluto specificare in un nuovo comunicato, dopo quello del lancio della protesta contro l'apertura parziale dell'Arena Garibaldi in vista di Pisa-Spal di domenica, che quello di non entrare allo stadio "è un invito, fortunatamente già accolto dai vari club, ma non certo un’imposizione al singolo tifoso. Chi vuole entrare potrà farlo nella più completa tranquillità".

"Diciamo questo - conclude la nota - perché abbiamo notato che qualcuno ha  strumentalizzato e/o comunque mal interpretato il nostro invito a rimanere fuori, ribadiamo che questo è il momento di rimanere uniti e non è certo il momento di far passare un nostro appello come una nostra imposizione".

Altri gruppi organizzati hanno sposato la causa promossa dalla Curva, per un altro grande ritrovo sotto la Nord come con l'Ascoli. "Il Centro di Coordinamento Pisa CLub - scrive lo stesso - in occasione della partita Pisa-Spal dove è stata presa la decisione di aprire solo il settore Gradinata per tutti gli abbonati, considerando il grave momento che stiamo tutti attraversando, chiede di valutare l'opportunità di non assistere alla partita, portando il nostro tifo, come nella partita precedente, dietro la curva, lasciando comunque la libertà a coloro che vogliono assistere alla partita".

"L'invito arriva al fine di non cadere nella trappola preparata da chi vuole dividere il connubio sorto tra le varie componenti del tifo, spezzando e minando così il legame nato tra un'intera città e il mister Gattuso/calciatori con la promozione in serie B mai goduta e non vogliamo credere che il motivo di una apertura parziale possa essere ricondotto ad un mero formalismo così la Società si trova attualmente a dover rimborsare una quota parte degli abbonamenti solo riferiti alla partita di Pisa - Ascoli. Dobbiamo essere tutti uniti e aspettare che tutto questo finisca".

Accorato appello anche dal gruppo Gradinata 1909: "Perché Domenica non entro... Perché io i piedi in capo da questa gentaglia non me li faccio mettere, perché io sto con i miei fratelli, sto fuori perché la tifoseria è una e una sola, e quindi o si entra tutti o non entra nessuno. Voi non avete davanti dei singoli tifosi, che potete classificare tra abbonati e non, voi avete davanti Pisa e la sua provincia. Andatevene, non ci sono altre soluzioni. Il messaggio che dobbiamo far passare è uno solo: Pisa è unita e non si piega! Pisa non si deve far dividere da sporchi giochi di potere! Nessuno obbliga nessuno ma chiediamo a gran voce di seguire chi fino ad ora ci ha guidato in questa lotta".