rotate-mobile
Sport

Pisa S.C., vicina la svolta: il magnate russo Knaster vuole acquistare il club

Il magnate americano, di origini russe, Alexander Knaster pronto a rilevare il 75% delle quote dello Sporting Club. Giuseppe Corrado rimarrebbe in società con il rimanente 25%. Chiusura dell'affare attesa a giorni

Svolta e continuità: può suonare strano, ma la strada che attende il Pisa Sporting Club è tracciata e ha come linee guida proprio questi due concetti. Da una parte c'è la novità, grossissima, rappresentata dal magnate americano, con cittadinanza britannica e origini russe, Alexander Knaster. Dall'altra c'è la conferma di Giuseppe Corrado e di tutta la squadra dirigenziale che ha trasformato, in poco più di quattro anni, il Pisa da un rottame a un gioiellino appetibile sul mercato finanziario internazionale.

Dietro al nerazzurro infatti si articola, ormai da mesi, una complessa trattativa che unisce la Torre, la Versilia, le Cinque terre, Milano, Londra e molti personaggi che si muovono nel locale e sul palcoscenico mondiale. La società di via Battisti non è mai stata ufficialmente in vendita, ma neppure nella stanza dei bottoni nei quali si riuniscono Giuseppe Corrado, Mirko Paletti e Enzo Ricci, proprietari del 100% delle quote del club (così suddivise: Corrado 25%, Ricci 68.25%, Paletti 6.75%), ci si è posti con totale chiusura a eventuali interessamenti e richieste di informazioni. D'altronde i bilanci della società nerazzurra, l'ultimo dei quali è aggiornato al 30 giugno 2019, sono pubblici e evidenziano una gestione oculata, attenta e pianificata nel dettaglio: tanto da aver praticamente azzerato i debiti astronomici lasciati in eredità dalla gestione Petroni.

Ebbene, diversi mesi fa il gigante Knaster (patrimonio personale stimato da Forbes in circa 2.2 miliardi di euro) ha iniziato a visionare tutti i conti e gli asset del Pisa, interessato a capire quanti e quali margini di manovra avrebbe potuto avere per entrare in società. Un percorso propiziato dal progetto di restyling dell'Arena Garibaldi, fiore all'occhiello della gestione Corrado-Paletti-Ricci, vero e proprio catalizzatore di attenzioni da parte degli investitori. Il ritardo accusato dalla società nella presentazione del Pef, adesso che il Comune ha 'apparecchiato' alla perfezione la tavola con la definizione della nuova variante urbanistica che vincola lo stadio al luogo in cui si trova adesso, è rimandabile proprio all'interesse di Knaster.

Nato nel 1959 a Mosca, Alexander Knaster è emigrato dalla Russia con la famiglia all'età di 16 anni negli Stati Uniti. Qui ha conseguito la laurea ad Harvard e poi si è lanciato nel mondo della finanza. Dapprima come Ceo del ramo russo di Credit Suisse First Boston, poi ha ricoperto lo stesso ruolo dal 1998 in Alfa Bank, uno degli istituti di credito privato più importanti della Russia. Nel 2004 ha fondato il fondo di investimenti Pamplona Capital Management, il principale fulcro dei suoi affari. Knaster è un uomo anche molto attento alla filantropia e alla ricerca: nel 2014 ha fondato la Knaster Foundation for cancer research, intitolata al padre Mark scomparso proprio a causa di un tumore.

Coordinato da un fondo di investimenti londinese e supportato nel percorso da Tifosy, una piattaforma di investimenti dedicata esclusivamente al mondo del calcio, fondata da Gianluca Vialli e che si avvale di professionisti del calibro di Fausto Zanetton e Marco Re, Knaster ha approfondito la conoscenza dei conti e di tutti gli asset in mano al Pisa Sporting Club: nel complesso, l'operazione muoverebbe oltre 10 milioni di euro. Una somma necessaria a congedare Enzo Ricci e Mirko Paletti: il finanziario americano-russo rileverebbe infatti il 75% delle quote, lasciando il rimanente 25% a Giuseppe Corrado, che garantirebbe così la dovuta continuità ai progetti sportivi e societari.

Uno su tutti interessa ai soggetti interessati ad acquistare la maggioranza delle quote del club: la ristrutturazione dell'Arena Garibaldi. Nei piani di Knaster e della sua squadra di lavoro c'è il restyling dell'Arena per farne un motore propulsivo della crescita della squadra e attrattivo per eventi dal grande richiamo nazionale e internazionale. Le parti si sono incontrate diverse volte e, stando alle ultime indiscrezioni, mancano soltanto i dettagli: la trattativa è stata positiva, l'accordo sulla transazione delle quote è pressoché completo, così come è grande la volontà di Knaster di lanciarsi finalmente nell'avventura del calcio. Ci aveva provato prima con un abbocco per il Parma, poi con più convinzione sulla Sampdoria. Il colpo decisivo dovrebbe essere quello con il Pisa: lo Sporting Club si appresta quindi ad avere il primo proprietario straniero della sua ultracentenaria storia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pisa S.C., vicina la svolta: il magnate russo Knaster vuole acquistare il club

PisaToday è in caricamento