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Cronaca

Acque Spa: successo per gli incontri in azienda sul tema della violenza di genere

Bilancio positivo per il progetto che ha unito il gestore idrico e tre associazioni antiviolenza del territorio

Oltre 300 dipendenti coinvolti in un ciclo di 13 incontri per 700 ore totali di formazione e informazione, in 5 sedi del territorio gestito. Due gli obiettivi. Il primo, riflettere sul tema della violenza contro le donne: scoprire le modalità e gli indicatori con cui individuarla, liberare il campo dagli stereotipi e dai pregiudizi alla base dei soprusi, mostrare i servizi e le pratiche di intervento delle associazioni. Il secondo, mettere le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Acque nella condizione di innescare un positivo 'effetto domino': non solo condannare la violenza, ma impegnarsi nel riconoscerla e nel contrastarla nelle esperienze quotidiane e nella società in cui viviamo.

Mercoledì 22 novembre, a Pisa, Acque Spa ha presentato i risultati di 'Smuovere le Acque', progetto interno all’azienda svolto con le operatrici di tre centri antiviolenza toscani, impegnate in un cammino formativo rivolto ai dipendenti, per promuovere interventi di informazione e prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa è partita con il protocollo d’intesa firmato il 23 novembre 2016, tra Acque e la Casa della donna di Pisa, il Centro aiuto Donna Lilith di Empoli e l’associazione 365 Giorni al femminile di Montecatini Terme. Gli incontri, iniziati a maggio, sono terminati a novembre. Ad ogni appuntamento è apparsa evidente la volontà di tutti i partecipanti di contribuire attivamente alla 'cassa di risonanza' sulle buone pratiche e sulle attività dei centri antiviolenza.

"Siamo andati oltre l’indignazione - sottolinea Giuseppe Sardu - per non essere più testimoni passivi dei drammi che si consumano a due passi da noi". 'Smuovere le Acque' è stato rappresentato tra le best practice al Festival della Pubblica Utilità 2017. "Il risultato è stato eccellente - aggiunge il presidente di Acque - e questo ci fa ben sperare che l’iniziativa possa essere d’esempio anche per altre realtà del Paese". "Durante gli incontri in azienda - gli fa eco Giovanna Zitiello, Casa della Donna - ci siamo soffermate sui 'campanelli d’allarme' che possono anticipare una violenza, e abbiamo spiegato che tutti possono fare la loro parte per arginare un fenomeno che non riguarda un singolo o una coppia, ma l’intera società".

Martina Francalanci, psicologa e collaboratrice del Centro Aiuto Donna Lilith sottolinea come "spesso la violenza non è 'tangibile': è psicologica, ma è qui che si gettano le basi per i soprusi fisici. Con questi incontri abbiamo provato a riconoscere questi meccanismi nascosti”. "Si è trattato di un percorso reale - fa notare Giovanna Sottosanti, 365 Giorni al femminile -  genuino. Un’esperienza bellissima per mettere all’angolo la violenza". A chiudere la conferenza stampa, l’amministratore delegato di Acque SpA, Paolo Saccani, in carica dall’ottobre scorso. “È stata per me una piacevole sorpresa - ammette - e non ho memoria di iniziative simili tra le aziende di pubblico servizio. Ne sono felice da cittadino, da marito e da padre, prima ancora che da dirigente. Sono orgoglioso che Acque si sia fatta promotrice di un messaggio chiaro e forte contro la violenza".

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