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Cronaca Marina di Pisa

Ambientalisti pisani uniti: "Il parcheggio multipiano a Marina non si deve costruire"

Le associazioni tornano a far sentire la loro voce sul progetto pianificato dal Comune e richiedono investimenti per una mobilità sostenibile

Venerdì 4 marzo si è tenuto un incontro organizzato dal circolo Il Fortino su 'La mobilità sul litorale'. Un tema molto caro alle associazioni che hanno preso parte al dibtatto: la città ecologica, Fiab Pisa, Legambiente Pisa, WWF Alta Toscana, circolo Il Fortino e 6000 Sardine Pisa e Pontedera. In quella sede l’assessore Dringoli ha anche illustrato il nuovo parcheggio sopraelevato a Marina di Pisa: a fronte di una spesa di due milioni di euro si prevede un incremento di circa sessanta posti auto, con un costo medio di oltre 33.000 euro per auto. "Ci chiediamo se sia davvero questa la 'transizione ecologica' a cui mirano il Comune di Pisa e la Regione Toscana (la quale finanzierebbe l'opera usando i fondi del PNRR)" si chiedono con scetticismo le associazioni intervenute al confronto. "Il nuovo parcheggio rappresenterebbe solo un ulteriore attrattore di traffico sul lungomare già congestionato, compromettendo ulteriormente l'efficienza del trasporto pubblico proprio nelle giornate di maggiore affluenza sul litorale".

"Questo intervento non fa altro che alimentare l'illusione che la congestione del litorale si possa mitigare attraverso un estemporaneo aumento dell'offerta di parcheggi invece che con l’adozione di serie e coerenti politiche miranti alla riduzione del traffico veicolare privato. Se non si cambia il modo di muoversi verso il litorale i parcheggi (e le strade) non basteranno mai e l’ambiente litoraneo sarà sempre sotto attacco" aggiungono le associazioni ambientaliste. "Le realtà più progredite ci insegnano che la direzione da prendere è diametralmente opposta: riduzione e tariffazione della sosta, istituzione di aree pedonali e/o ZTL, potenziamento del trasporto collettivo ecologico, promozione della mobilità ciclistica. In quest’ottica andrebbe promosso lo studio di fattibilità per la tranvia litoranea. Le associazioni firmatarie promuovono su questi temi una campagna di sensibilizzazione che prevederà anche l’organizzazione di un flash mob in bicicletta e a piedi sul litorale".

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