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Cronaca

Bandi: a rischio l’apertura delle sedici nuove farmacie in provincia

Lazzeri (Più Toscana) denuncia: "Ancora non nominata la commissione esaminatrice. Un'impasse che danneggia i 5mila partecipanti al concorso e gli stessi cittadini". Le nuove farmacie devono aprire in dodici diversi comuni

"È rischio paralisi per il concorso straordinario con cui saranno assegnate 131 sedi farmaceutiche in tutta la Toscana". Lo afferma il consigliere regionale di “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che commenta così il ritardo di 60 giorni sulla nomina della commissione esaminatrice che avrà il compito di giudicare le 2.000 domande presentate dai 5.000 partecipanti al concorso, predisponendo la graduatoria dei candidati sulla base del punteggio conseguito. Secondo quanto riportato nel bando della Regione Toscana, in provincia di Pisa sono 16 le sedi farmaceutiche di nuova istituzione messe a concorso. 1 a Bientina (in prossimità di via Pirandello), 1 a Calci (a La Gabella), 1 a Calcinaia (a Fornacette centro), 2 a Cascina (a San Frediano e tra Zambra e San Lorenzo alle Corti), 1 a Castelfranco di Sotto (nella zona delimitata a sud dall’argine del fiume Arno), 1 a Lari (nella frazione di Lavaiano), 2 a Ponsacco (in località Val di Cava e tra Ponsacco e Camugliano), 1 a Pontedera (frazione Santa Lucia), 2 a San Giuliano Terme (nella frazione di Campo e nella frazione di San Martino Ulmiano), 1 a San Miniato (nella frazione di Ponte a Egola), 1 a Santa Maria a Monte (tra Cerretti, Tavolaia e Falorni) e 2 a Vecchiano (nella zona di Filettole e a Migliarino Pisano).

"La commissione costituita al 40% da farmacisti - spiega - sarebbe dovuta essere istituita entro il 24 novembre, ossia a 30 giorni dalla pubblicazione del bando, come stabilito dall’articolo 7 dello stesso. Ma, stando a informazioni in nostro possesso, le persone che avranno il compito di stilare la graduatoria ancora non sono state nominate".

Un’impasse che, se prolungata, danneggia i 5.000 partecipanti al concorso al pari dei cittadini che sono costretti a macinare chilometri per raggiungere la prima farmacia disponibile.

"Ci auguriamo - conclude Lazzeri - che questo ritardo trovi una spiegazione solo nella burocrazia e chiediamo ai soggetti preposti alle nomine dei membri della commissione, a partire dalle associazioni rappresentative dei farmacisti, di procedere subito senza indugio".

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