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Cronaca

Coronavirus, aumentano i 'nuovi poveri': "Uno su cinque non era mai stato alla Caritas"

Impatta sulle famiglie la chiusura degli esercizi pubblici e commerciali. Don Morelli: "In due settimane sono più che raddoppiate"

Prosegue senza sosta il lavoro della Caritas diocesana di Pisa per offrire sostegno ai bisognosi, sforzo che si è intensificato dal primo giorno del 'chiudete tutto', 10 marzo, ad oggi. Sono 1.765 le persone accompagnate e sostenute dai servizi dell’ufficio per la pastorale, il 44% in più rispetto alla rilevazione di 15 giorni fa. Al di là del Centro d’Ascolto di via delle Sette Volte, che nelle prime due settimane di emergenza ha lavorato solo telefonicamente, l’incremento maggiore ha riguardato la povertà dei cosiddetti 'giostrai', cioè famiglie che gestiscono attrazioni per bambini assolutamente ferme in questo periodo, persone più che raddoppiate (138, per un +126%).

Significativo anche l’incremento alle ex mense del Cottolengo e di Santo Stefano Extra Moenia, riconvertitesi in centri di distribuzione di pasti caldi nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale: +47% in due settimane per 255 persone. Aumentano anche per gli ospiti della Cittadella della Solidarietà (+17%), l’emporio che in questo periodo sta assicurando sostegno alimentare a 999 persone, e per gli ambulanti, prevalentemente stranieri, altra categoria particolarmente colpita dalla crisi collegata all’emergenza sanitaria (101, +25,0%).

"Più della crescita complessiva però - sottolinea il direttore della Caritas diocesana don Emanuele Morelli - ci preoccupa l’aumento delle nuove situazioni di povertà". Sono 330 i 'nuovi poveri' incontrati dai servizi dell’ufficio per la pastorale della carità della diocesi di Pisa, il 18,7% di tutte le persone assistite. "Praticamente quasi una persona su 5 di coloro che stiamo sostenendo in questo periodo non la conoscevamo prima del lockdown: in appena due settimane sono più che raddoppiate passando da 136 a 330".

Ed emergono anche nuovi bisogni per le povertà tradizionali: "Abbiamo bisogno di tablet e un aiuto per le connessioni internet, necessari per consentire a tanti bambini di seguire la didattica a distanza, altrimenti il rischio è di trovarsi con una crescita della dispersione scolastica proprio nelle fasce più deboli - dice il direttore - se c’è qualche azienda del settore che può darci una mano, ci contatti. Gliene saremo grati". Gli interessati possono contattare la Caritas diocesana di Pisa: tel.050.560952 e mail: direttore@caritaspisa.it e informacaritas@caritaspisa.it.

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