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Cronaca

Guerra, volontari delle Misericordie Pisane in Polonia per aiutare i profughi ucraini

Carichi di beni di prima necessità c'erano anche i volontari della nostra provincia nella 'missione' della Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana per sostenere i cittadini fuggiti dall'Ucraina

Un viaggio lungo 18 ore per portare aiuti e speranza ai cittadini ucraini che si sono rifugiati in Polonia per sfuggire alla furia della guerra. C'erano anche i volontari delle Misericordie Pisane nella missione umanitaria delle Misericordie Toscane.
Sono partiti venerdì scorso 11 marzo alla volta della città polacca di Lublino, situata nella zona orientale vicino al confine con l'Ucraina, con un carico di beni di prima necessità da donare ai profughi. Al ritorno hanno accompagnato in Italia un gruppo di ucraini che saranno collocati in varie strutture di accoglienza del paese.
"Abbiamo iniziato la raccolta di materiali con qualche giorno di ritardo proprio per evitare di accumulare beni che magari non fossero utili - spiega il presidente delle Misericordie Pisane Maurizio Novi - abbiamo così contattato il consolato e strutture religiose della Polonia per capire le reali necessità delle persone in fuga dalla guerra. Abbiamo avuto una grande risposta da parte dei cittadini. In Polonia i nostri volontari hanno trovato persone fuggite dalla guerra che avevano bisogno di tutto".

La raccolta di beni di prima necessità da parte delle Misericordie Pisane continua. "C'è bisogno di medicinali, cibo a lunga scadenza e prodotti per la cura della persona, oltre che di scatole in buone condizioni. Ringraziamo davvero la Tosco Pack che ne ha donate mille, ora ce ne occorrono altre per imballare i prodotti da trasportare in Polonia". Sono infatti in programma altri viaggi per il confine con l'Ucraina per cercare di far sentire la vicinanza dell'Italia a chi non vede un futuro davanti a se'.
Oltre alla raccolta di materiale le Misericordie Pisane sono in prima linea anche sul fronte sanitario: "Su richiesta dell'Asl ci stiamo attivando per effettuare tamponi a coloro che arrivano dall'Ucraina sia attraverso nuove postazioni sia utilizzando quelle esistenti" conclude il presidente Novi. Un nodo delicato quello dei controlli anti-Covid, in una pandemia che purtroppo è ancora ben presente.

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