'Bollino Blu' nei negozi, Autismo Pisa: "Buona idea, ma esclusa la voce delle famiglie"
L'associazione sostiene di non aver potuto "verificare la qualità della formazione fornita" e quindi non ha aderito all'iniziativa dell'amministrazione
"La nostra associazione ha deciso di non partecipare al progetto non perché non sia una buona idea, ma perché non ci è stata data la possibilità di verificare la qualità della formazione fornita e di portare la voce delle nostre famiglie". Così l'associazione Autismo Pisa Aps, con una nota firmata dal direttivo, commenta l'annuncio da parte dell'amministrazione di Pisa del progetto 'Bollino Blu': un marchio fuori dal negozio a dimostrazione che, presso gli esercizi commerciali aderenti, il personale darà "precedenza ed assistenza nell'acquisto" ai clienti con il disturbo.
"Abbiamo incontrato l'assessore Munno e la Sig. Berardinetti presidente dell'associazione Ainsped chiedendo di poter leggere il progetto, ma ci è stato negato. La Sig. Berardinetti ha aggiunto che il progetto è stato fatto dall'associazione dei pedagogisti Ainsped, che l'associazione ha il copyright del bollino e che la parte di formazione verrà decisa senza coinvolgere le nostre famiglie. Del resto il progetto era già partito a dicembre 2020 senza che il Comune avesse pensato minimamente a coinvolgerci. Mi sento solo di sottolineare - prosegue sempre nella nota la presidente Susanna Pelagatti - che far partire un progetto sull'autismo escludendo la più vasta associazione di familiari operante nel comune la dice lunga sull'approccio non inclusivo dell'iniziativa e metto in guardia i nostri genitori su blasonati pedagogisti che pretendono di sapere loro cosa serve alle persone con disabilità di fatto escludendo la loro voce. Peccato, poteva essere una vera occasione".