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Cronaca

Cantieri di Pisa, blitz in azienda: cercano di portare via il 153 piedi

Un pomeriggio di grande fermento intorno all'azienda in assemblea permanente dalla scorsa primavera: alla fine dopo un pò di tensione, la situazione è tornata sotto controllo e la barca è rimasta al suo posto

Momenti di tensione ai Cantieri di Pisa dove nel pomeriggio di ieri i 63 dipendenti dello stabilimento del gruppo Baglietto in liquidazione, fermo da 18 mesi con gli operai in assemblea permanente dalla primavera scorsa, hanno visto arrivare gli emissari di un cantiere vicino decisi a prendersi la barca più grande attualmente in fase di lavorazione per concludere altrove il 153 piedi commissionato allo stabilimento pisano da un armatore inglese, minacciando anche l'intervento della forza pubblica.

Immediata la mobilitazione, con i lavoratori e la Cgil che, dopo alcuni minuti ad alta tensione, hanno però impedito che lo scafo uscisse dalla fabbrica e convinto gli emissari del cantiere interessato a finire l'opera a desistere dal loro intento. "Alla fine ha prevalso la ragione - ha spiegato il segretario provinciale della Cgil, Gianfranco Francese - e abbiamo ribadito sia al liquidatore di Baglietto, Federico Galantini, che agli imprenditori interessati alla barca, che senza chiarezza sul futuro del cantiere questo scafo non esce da qui, anche perché rappresenta la possibilità per eventuali compratori del ramo d'azienda, con trattative tuttora in corso con Baglietto e molto bene avviate, di una pressoché immediata ripresa dell'attività produttiva". (fonte Ansa)

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