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Cronaca

Caso De Nigris, l'imprenditore anche querelato: "Mi scuso, ma voglio spiegarmi"

A seguito dell'arresto il proprietario del Bazeel ha dichiarato di aver subito la rottura di un dente da parte di un militare, che quindi lo ha querelato perchè ciò non sarebbe vero. De Nigris spiega la sua reazione e parla del degrado in città

Dario De Nigris è in attesa del processo per direttissima con udienza fissata per il 2 ottobre prossimo con l'accusa di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e maltrattamento di animali. A questi guai si aggiunge una querela di uno dei due Carabinieri intervenuti nell'arresto avvenuto domenica: l'imprenditore ha dichiarato di aver subito la rottura di un dente da parte del militare nel corso dell'azione, lesione che la controparte esclude essere avvenuta.

IL PARAPIGLIA. Una donna aveva segnalato ai militari dei cani lasciati chiusi in un'auto, risultata poi essere del De Nigris. Dalla seguente contestazione è nata la reazione sconclusionata dell'imprenditore, che ha cercato di andarsene con la sua auto. L'intervento dei militari ha impedito che ciò accadesse.

I Carabinieri sostengono che il loro compotamento è stato corrispondente alle necessità del caso. Inoltre lo stesso De Nigris non avrebbe contestato la rottura del dente agli operatori né chiesto una visita medica.  

LE SPIEGAZIONI. Il proprietario del Bazeel è consapevole di aver sbagliato e precisa la storia del dente rotto: "Ho effetivamente un dente scheggiato, non rotto, ma non è stata mai mia intenzione rivalermi nei confronti dei Carabinieri o del militare che ha effettuato l’arresto, né tantomeno denunciare la signora che urlava per strada per attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Sono convinto con un Carabiniere, quando decide di intervenire, lo deve fare fino in fondo e non avere paura di eventuali comportamenti che possono nascere da tali situazioni, per questo non ho dato più di tanto peso al dente scheggiato".

"Sono cosciente di aver sbagliato e di essere nel torto – afferma De Nigris, che aggiunge – mi scuso per il mio comportamento con l'Arma dei Carabinieri e con i ragazzi che tutte le sere si fanno in quattro per cercare di tutelarci con i pochi mezzi che hanno a disposizione". A causare la reazione dell'imprenditore sono stati vari particolari: "Non conosco le procedure, ma durante l'arresto mi sono saltate addosso anche altre persone. Capisco la concitazione, ma non ho opposto resistenza e avevo chiesto di non essere ammanettato. Non conosco le regole, ma credo che il buon senso avrebbe evitato l’affido temporaneo del cane proprio alla donna che aveva causato l’intervento".

DEGRADO. Non vuole giustificare il suo comportamento Dario De Nigris, bensì "fare riflessioni che servono a capire meglio il mio stato d’animo e che forse possono servire a spiegare il mio pessimo comportamento. Negli ultimi mesi sto cercando di mettere in evidenza, soprattutto perché ero un rappresentante sindacale, alcune situazioni preoccupanti della nostra città".

Il riferimento è alla "avanzata della microcriminalità, dovuta principalmente a fenomeni di abusi commerciali, spaccio e comportamenti degradanti nel centro storico. Tutto questo è tollerato da chi si deve occupare di sicurezza nella nostra città, ci siamo arresi a convivere con questi fenomeni che negli ultimi mesi sono notevolmente aumentati e che i pochi sequestri che ogni tanto riportano i giornali non arginano".

"Avevo chiesto che fossero presi provvedimenti simili a quelli presi nelle altre città del centro Italia e che stanno dando buoni risultati, dalla Prefettura avevo avuto una disponibilità a valutare la situazione, ma poi tutto è caduto nel nulla. Tutto questo scoraggia e avvilisce, fa perdere fiducia nelle istituzioni che ci governano. Anche per questo, ho avuto una reazione sbagliata".

"Ho sbagliato – conclude De Nigris – e sono sicuro che pagherò fino all’ultimo tutti i miei sbagli come giusto che sia. C'è chi, invece, vive ignorando le regole della nostra società e può permettersi tutto. Da qui nasce la mia riflessione, da un sentimento di impotenza e per questo mi sento un cittadino di serie B, dovendo convivere con situazioni che sono intoccabili e che degradano il mio lavoro e che, soprattutto, stanno degradando notevolmente la nostra città".

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