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Cronaca Volterra

Cedimenti alle case in via Battisti a Volterra: via alle indagini geofisiche

Il Comune anticipa i tempi e promuove le analisi per valutare situazione ed interventi. Clima teso con il gestore idrico

"Come istituzioni abbiamo il dovere di far tornare la gente nelle proprie case e di ripristinare la sicurezza dei luoghi il prima possibile. I contenziosi hanno altri tempi e logiche e alla gente non interessano". Lo sottolinea il sindaco di Volterra Marco Buselli, sul caso dei cedimenti in via Battisti, che hanno portato all'evacuazione di alcuni residenti.

"Per questo - spiega il primo cittadino - abbiamo deciso di far partire, nonostante non spetti all'amministrazione comunale, le indagini geofisiche e geoelettriche, per un ammontare di circa 6mila euro, in viale Cesare Battisti dopo una fuoriuscita massiva di acqua dalla condotta idrica. Questa nostra spesa si somma a mille euro per servizi di supporto geologico e ad un altro migliaio di euro già spesi per le analisi delle acque che abbiamo commissionato a seguito del cedimento, oltre alle spese legali che siamo costretti a sostenere".

A seguito dell'evento del 26 febbraio è stato attivato da parte del Comune di Volterra il monitoraggio con cadenza giornaliera dei dissesti mediante lettura dei fessurimetri fissati su alcune strutture murarie. "Gli assestamenti - prosegue Buselli - sembrano continuare ma con velocità piuttosto ridotte e secondo i tecnici sembrano tali da non fari ipotizzare, almeno per il momento, rischi di collasso strutturale".

Il clima con il gestore idrico è teso: "Ad ogni modo - dice il sindaco - dobbiamo prendere atto che ASA, nonostante le nostre richieste, non è intervenuta per riparare i danni connessi alla perdita, ma si è limitata solo a riparare le condotte da loro gestite. La stessa azienda ha attivato, altresì, le operazioni peritali da parte delle proprie assicurazioni per le quali si prevedono tempi difficilmente stimabili ma, presumibilmente, piuttosto lunghi. Per tale motivo abbiamo deciso, in accordo con il geologo ed il legale appositamente incaricati, di procedere intanto ad una campagna di indagine geofisica di superficie con la quale si potrà approfondire il quadro conoscitivo del sottosuolo sotto della sede stradale e nelle immediate vicinanze delle abitazioni danneggiate. Le operazioni di rilievo ed elaborazione dati dovrebbero durare una decina di giorni e potranno servire anche per valutare gli eventuali lavori da eseguire, ai fini della riapertura della sede stradale o, perlomeno, di parte di essa. In parallelo sono in corso di definizione le eventuali azioni legali".

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