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Cronaca

Ciclopista del Trammino fino a Tirrenia: "Non si sacrifichi la natura, serve una valutazione ambientale"

Diverse associazioni chiedono un tragitto diverso da quello previsto dal Comune di Pisa

Le associazioni ambientaliste mettono in guardia il Comune di Pisa, dopo l'annuncio dell'amministrazione dell'estensione della ciclopista del Trammino fino a Tirrenia, progetto delineato lo scorso 9 maggio dall'assessore Dringoli. Amici della Terra Versilia, Legambiente Pisa, Lipu Pisa e WWF Alta Toscana sottolineano che "la proposta di tracciato in questione interessa per 2 km un Sito Natura 2000 (area protetta ai sensi delle direttive Natura UE) dovrà essere perciò sottoposta a Vinca (Valutazione di Incidenza)".

"La Vinca - spiegano gli ambientalisti - è un importante strumento che valuta la presenza di impatti diretti ed indiretti sulla biodiversità che un Sito Natura 2000 protegge. Solo se la Vinca sarà positiva allora il progetto potrà essere approvato. La proposta di tracciato sull'ex sedime del Trammino attraversa per 1,5 km e lambisce per circa 1 km il Sito Natura 2000 'Selva Pisana', area importante per la conservazione della biodiversità ai sensi delle direttive europee Habitat e Uccelli, che protegge specie che sono importantissime e garantisce la buona connettività della Selva Boschiva".

Il passaggio sarebbe tutt'altro che formale: "E' da ottobre che le associazioni ambientaliste fanno notare agli Uffici Comunali i rischi che il passaggio di una infrastruttura ciclabile di tale grandezza (3,5mx2000m) comporterebbe sul Sito e chiedono di individuare un tracciato alternativo per il tratto Marina di Pisa-Tirrenia, facendolo passare a lato della via Litoranea (no lato stabilimenti). In questo modo non verrebbe danneggiata la biodiversità e si avrebbe la possibilità di dotare la pista ciclabile di asfalto e adeguata illuminazione, che difficilmente potrebbero essere autorizzati all'interno del Sito Natura 2000. Una proposta simile di tracciato era già stata fatta da Bicitalia (Rete Ciclabile Nazionale Fiab). Evitando di farla passare attraverso l'area protetta si potrebbe parlare di una infrastruttura veramente sostenibile, che oltre a contrastare la crisi climatica eviterebbe danni alla biodiversità, in forte declino in tutto il mondo e di cui non vorremmo che, a livello locale anche la nostra Amministrazione si rendesse complice".

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