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Cronaca

Contenzioso per il parcheggio di Piazza Vittorio Emanuele: "Aumenta il buco finanziario"

E' la denuncia del consigliere comunale Auletta (Ucic-Prc): "La trattativa con il privato per la chiusura del contenzioso va avanti e costerà sempre di più ai cittadini"

Costa sempre più caro al Comune di Pisa il parcheggio sotterraneo di Piazza Vittorio Emanuele II. E l'aspetto più grave è che è ancora difficile sapere quanto. E' questo il quadro tratteggiato dal consigliere comunale di Una Città in Comune-Rifondazione Comunista Francesco Auletta, che in una conferenza stampa oggi 23 novembre ha illustrato le ultime novità sul caso.

Per la realizzazione della struttura è in corso un contenzioso fra il Comune e la società 'Parcheggi di Pisa srl'. Il lungo cantiere infatti si risolse con la costruzione di un piano in meno rispetto il preventivato ed alcune modifiche al progetto, che hanno portato alla causa dell'azienda. Il Comune ha quindi intrapreso la via della conciliazione, cercando di chiudere con un accordo bonario la vicenda. "Nel 2010 - ha ricostruito Auletta - la società chiese oltre 12 milioni di euro. L'amministrazione ha quindi stanziato a bilancio delle risorse nel fondo rischi, un fondo apposito per problemi di questo tipo, che attualmente ammonta a 3 milioni e 190mila euro. La prima notizia recente, che rendiamo pubblica, è che con la prossima variazione di bilancio in discussione martedì l'amministrazione vuole accantonare altri 1,2 milioni nel fondo, per un totale di 4,4 milioni".

"Un aumento - ha proseguito il consigliere - che nella documentazione non ha segnato alcuna motivazione. Ma c'è di più. Nell'accordo che si sta cercando si prevede anche un rimborso del 100% dei canoni già pagati dall'entrata in esercizio del parcheggio, per un totale pari ad altri 1,2 milioni, l'azzerramento dei canoni (135mila euro annui) per tutto il periodo della concessione, l'eliminazione dell'onere per il privato di manutenzione ordinaria e straordinaria di Piazza Vittorio Emanuele (circa 15mila euro l'anno), e infine il prolungamento della concessione di ben 21 anni: dal 2033 al 2054".

Un pacchetto che, fra 4,4 milioni del fondo rischi e circa 6 milioni di benefit totali, porterebbe quasi alla cifra richiesta in origine dalla società per chiudere il contenzioso. "Una cifra che potrebbe essere ancora una volta contrattata - ha detto Auletta - o di cui non si può prevedere l'entità nel caso si arrivi davanti al giudice. Da essere un'opera pubblica realizzata a costo zero, in cambio della gestione e che addirittura generava un introito con un canone annuale, si sta trasformando nell'ennesima voragine per le casse comunali e quindi per le tasche dei cittadini. Inoltre il parcheggio sarà di fatto privatizzato, visto che la durata di 40 anni si avvicina molto al senza termine".

Che il problema sia rilevante lo certifica la relazione della prima Commissione di controllo e garanzia, votata all'unanimità lo scorso 11 aprile: "La realizzazione dell'opera secondo condizioni tecnico/economiche previste originariamente è stata pregiudicata dalla scarsa accuratezza della progettazione esecutiva e da una non corretta esecuzione con criticità e oneri aggiuntivi che possono ricadere sul Comune di Pisa. La ICCG auspica che gli organi competenti possano fare ulteriore chiarezza sulle criticità riscontrate sia sul piano economico sia sul piano tecnico, affinché le eventuali responsabilità politiche ed amministrative vengano individuate a tutela dell'interesse pubblico e dei contribuenti".

Ha chiuso Auletta: "Lo abbiamo sostenuto più volte, ma ahimè inascoltati: le amministrazioni guidate dal Pd in questi anni hanno abusato dello strumento della finanza di progetto, vista come la panacea per i bilanci, senza avere però gli strumenti e le competenze per tutelare se stessa e i cittadini. Ora ne paghiamo le amarissime conseguenze".

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