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Cronaca San Rossore

Corse in notturna all'ippodromo di San Rossore: l'opposizione di quattro associazioni ambientaliste

Il punto dolente del progetto sarebbe la realizzazione di un potente impianto di illuminazione

Si torna a parlare di corse di cavalli in notturna sul Prato degli Escoli e a farlo questa volta è il consigliere regionale Petrucci: il presidente Giani, riferisce, accogliendo la proposta lanciata dal ministro Lollobrigida, e con l’accordo del presidente del Parco Bani e del sindaco di Pisa Conti, avrebbe istituito un tavolo per discutere di aperture notturne dell’ippodromo di San Rossore. Secondo le affermazioni, non smentite e non contrastate, di Petrucci "la struttura potrebbe essere sfruttata fortemente e produrre importanti utili sia al settore dell’ippica che all’indotto", e dunque bisogna "tenere insieme le enormi potenzialità dell'ippodromo con la sostenibilità ambientale".

Intervengono sull'argomento le associazioni ambientaliste Amici della Terra Versilia, Comitato permanente per la difesa di Coltano, La Città ecologia e Legambiente Versilia, che sottolineano: "La pista degli Escoli fu tracciata da Leopoldo II nel 1829, e la prima gara si tenne nel 1854; il suo valore storico, dunque, è pari a quello ambientale, sportivo ed economico. Negli ultimi anni del '900 si pose il problema di adeguare la pista, in modo da mantenere l’ippodromo a livello nazionale, consentendovi corse di qualità per cavalli di eccellenza. L'area dell'ippodromo si trova all'interno della 'Selva Pisana', Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000 tutelata a livello europeo dalle direttive Habitat e Uccelli. L'ammodernamento fu possibile con l'attuazione di serie di prescrizioni il divieto assoluto di utilizzo in notturna".

"E’ facile capire come la realizzazione di un potente impianto di illuminazione, che necessariamente dovrebbe estendersi anche alla parte del parco in cui si accede all’ippodromo, trasformerebbe l’area in una sorta di realtà urbana, in un sito sul quale realizzare eventi. Un parco giochi. Ciò sarebbe in netto conflitto con le finalità di tutela della biodiversità che il Parco ospita e che dopo il tramonto ha bisogno di pace. Soprattutto d'estate quando maggiori sono le presenze, ed elevato è il disturbo dovuto al rumore e alle condizioni climatiche estreme caratterizzate da temperature elevate e prolungati periodi di siccità".

"Se nell’entusiasmo le normative sono sfuggite, ci permettiamo di ricordare al ministro Lollobrigida, al consigliere Petrucci, al presidente Giani, al sindaco Conti e al presidente del Parco che la violazione delle prescrizioni della valutazione della incidenza ambientale, applicativa della normativa europea, provocherebbe una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea. Ne tengano conto".

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