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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Croce Azzurra Litorale Pisano pronta a partire, ma manca la sede: appello alle istituzioni

I beni della precedente Pubblica Assistenza Litorale Pisano sono sotto custodia giudiziale, quindi indisponibili. L'aggiornamento del Consiglio Direttivo Calp

"Siamo quindi a buon punto su tutto. Ma abbiamo purtroppo ancora un punto rilevante che, se non risolto, ci impedirà di essere di aiuto al territorio e deluderà fortemente le aspettative della popolazione: non abbiamo ancora una sede che funga da base per le attività. Una sede che, magari inizialmente provvisoria, ci permetta di partire da subito con i servizi alimentari e i trasporti sociali, in attesa più avanti di trovarne una più stabile che ci permetta nella stagione estiva di partecipare ai trasporti sanitari. Purtroppo la sede della Palp di proprietà del Comune di Pisa è tuttora in 'custodia giudiziale' al Tribunale di Pisa, così come i mezzi della Palp, purtroppo fermi e quindi in deterioramento, e quindi non disponibili".

Il Consiglio Direttivo della Croce Azzurra Litorale Pisano, con un accorato appello pubblico, aggiorna sull'entrata in operatività dell'organizzazione di volontariato che si è costitutua a fine 2022, con lo scopo di riattivare il presidio che assicurava la Pubblica Assistenza Litorale Pisano. La lettera aperta è rivolta a "Istituzioni Locali, Enti Pubblici e Privati, Associazioni e singoli cittadini perché ci aiutino a trovare una sede, se possibile gratuitamente o in comodato d'uso, oppure pagando un affitto 'ragionevole', senza la quale l'incontro virtuoso tra bisogni delle persone (e di un territorio) e volontà e capacità di aiuto gratuito non si farà, con grande delusione e perdita di fiducia da parte di entrambi".

Il nuovo soggetto assistenzale, presieduto dal dottor Paolo Malacarne, è praticamente pronto a partire. Mancherebbero pochi mesi. L'appello espone con precisione tutti i passaggi e gli incontri effettuati a partire dallo scorso 24 ottobre, data in cui fu presentato per la prima volta il progetto. "Per iniziare le attività alla Calp - enuncia la nota - servono soci, e noi siamo in fase attiva di tesseramento. Servono volontari, e possiamo contare su un congruo numero di persone che hanno già manifestato la volontà di donare qualche ora alla settimana. Serve un'assicurazione per i volontari, che abbiamo in via di stipulazione. Serve la formazione dei volontari (alcuni dei quali già formati perché volontari della Pubblica Assistenza di Pisa o della Palp) che abbiamo in programma tra febbraio e marzo. Serve la iscrizione al Registro Unico Nazionale Terzo Settore, che attendiamo a giorni. Serve un capitale sociale di 15mila euro per avere la personalità giuridica e fondi per l'acquisto dei mezzi e per la vita dell'associazione, che abbiamo entrambi grazie al sostegno di molti cittadini del litorale".

La lista di attività e tempi prosegue: "Serve la affiliazione ad Anpas regionale, che contiamo di avere per fine gennaio. Servono mezzi, che ci possiamo procurare grazie ai fondi (che già abbiamo e che ci perverranno dal tesseramento e dalle nostre attività) e grazie a prestito/affitto transitorio da parte di altre associazioni Anpas. Serve un 'profilo social' per una efficace comunicazione, che abbiamo su Facebook, e un sito internet, che stiamo sviluppando e contiamo di avere entro marzo. Serve fare rete ed essere integrati con tutte le realtà associative del territorio, e in questo senso abbiamo già avuto incontri con la Caritas, le Associazioni dei Commercianti e dei Balneari, la Direzione della 'Fondazione Stella Maris'. Serve un rapporto franco e costruttivo con le Istituzioni locali, e in questo senso abbiamo già incontrato il Sindaco di Pisa, il Presidente della Società della Salute della Zona Pisana, attendiamo di incontrare la Direttrice della Società della Salute, e nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro con la 2° Commissione Consiliare del Comune di Pisa. Serve collaborazione con Misericordia e Croce Rossa Italiana, che abbiamo già sperimentato in concreto in questi pochi mesi. Serve essere in rapporto con la 'Fondazione Banco Alimentare' per poter erogare i servizi alimentari agli indigenti, Fondazione con cui ci siamo già incontrati". Manca, come chiede l'appello, una sede. 

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