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Cronaca

Approvato il nuovo decreto Draghi: niente zone gialle fino al 30 aprile, la scuola torna in presenza

Istituito l'obbligo di vaccinazione per operatori sanitari ma anche per farmacisti. Niente visite a parenti e amici in zona rossa

ll nuovo decreto legge del Governo Draghi con le misure anti-Covid dopo la Pasqua in zona rossa in tutta Italia è stato approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Le nuove norme sono destinate a sostituire quelle che scadono il 6 aprile e quindi saranno in vigore da mercoledì 7 e fino al 30 aprile 2021.
La prima conferma delle indiscrezioni riguarda la sospensione della zona gialla fino al 30 aprile. Tuttavia in casi di dati epidemiologici rassicuranti e al progredire delle vaccinazioni, il decreto prevede possibili deroghe. Al tempo stesso nelle regioni nelle quali l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, scatterà il lockdown.

Niente visite a parenti e amici fino al 30 aprile nelle regioni in zona rossa. Superata la Pasqua, quando saranno concesse in deroga a due persone con minori under 14 al seguito, si torna a vietarle. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all'interno del Comune di residenza. 

Assicurata invece la scuola in presenza dall'infanzia e fino alla prima media. "La misura non potrà essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni". Restano la Dad - in zona rossa - il secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado nonchè la scuola secondaria di secondo grado. Scuole medie invece aperte in zona arancione e Dad ridotta vino al 25% alle superiori.

Passa anche lo scudo penale per medici e infermieri, o chiunque altro somministri il vaccino anti Covid.
Sempre in tema vaccini passa l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, salvo la possibilità - in caso di rifiuto - di essere sospesi o demansionati, fino ad arrivare alla sospensione dello stipendio se necessario. Vale per tutti coloro che esercitano professioni sanitarie in strutture pubbliche e private, ma anche farmacie, parafarmacie e studi professionali. "La vaccinazione costituisce requisito essenziale all'esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati".

Prevista una modalità semplificate - una sola prova scritta e una orale - per i concorsi pubblici che dal 3 maggio 2021 torneranno in presenza.

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