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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Una delegazione dell’Università invitata dal Dalai Lama all’'Emory-Tibet Symposium'

La missione si è svolta nell’ambito della convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia

Nell’ambito della convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, una delegazione di docenti dell’Ateneo è stata invitata dal Dalai Lama a seguire i lavori dello 'Emory-Tibet Symposium' che si è tenuto a Mundgod, in India, dal 18 al 20 dicembre. Al simposio sono intervenuti esperti di livello internazionale nelle discipline che riguardano la scienza della mente, come la filosofia, la psicologia, la biologia e le neuroscienze.

Nell’occasione il Dalai Lama ha voluto incontrare personalmente i professori Angelo Gemignani e Bruno Neri, membri insieme ad Alfonso Maurizio Iacono del comitato scientifico che presiede la convenzione, per discutere dello sviluppo e della prosecuzione delle iniziative già avviate nell’ambito degli accordi. Prima fra tutte il master dell’Università di Pisa in 'Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative' al quale già collaborano alcuni insigni studiosi dell’ILTK. Altro argomento del colloquio è stato l’organizzazione a Pisa nel 2017 di una conferenza internazionale, multidisciplinare, sulle principali tematiche legate allo studio della mente, che vedrà come ospite d’onore lo stesso Dalai Lama.

L’Istituto Lama Tzong Khapa è uno dei principali centri in Occidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahaiana (FPMT), sviluppatasi in Tibet a partire dal IX secolo. Al suo interno si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.

La convenzione tra Università di Pisa e l’ILTK ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo. Tale approccio si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness.

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