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Albertini in facoltà: tra manti erbosi, serie A e arbitraggi inadeguati

Il vicepresidente Figc ha partecipato questa mattina all'inaugurazione di un corso di Agraria sul mantenimento e la cura dei tappeti erbosi: "Mario Balotelli? Ha il futuro nelle sue mani"

C'è spazio anche per parlare di calcio e soprattutto di campionato durante la partecipazione dell'ex giocatore milanista, ora vicepresidente della Figc Demetrio Albertini, che è intervenuto stamattina alla facoltà di Agraria dell'Università di Pisa per inaugurare il corso Tappeti erbosi. "In questo momento le motivazioni agonistiche dei giocatori di Juve e Napoli fanno la differenza, ma credo che ci sia tutto il tempo per le milanesi per recuperare il terreno perduto". Così Albertini ha commentato le prime giornate di campionato. "E' ancora presto però per dire se la corsa allo scudetto è circoscritta solo a queste due squadre - ha spiegato l'ex milanista - anche perché, soprattutto per i rossoneri, bisogna riconoscere il gran numero di assenti. Tuttavia, per l'Inter come per il Milan, non credo sia un problema di stimoli per giocatori che hanno vinto molto, ma che sia solo un momento passeggero. Io ho vinto per dieci anni di seguito e, insieme ai miei compagni, non ho mai avuto un calo di stimoli. Anzi, quando vinci vuoi continuare a farlo".

Demetrio Albertini si è poi soffermato sulla super sfida di sabato scorso tra Inter e Napoli, e in particolare sull'arbitraggio contestatissimo di Rocchi. "Purtroppo quello dei veleni e dei sospetti è un costume tutto italiano che accomuna il nostro movimento. Anzi, credo che a volte certe dichiarazioni nel post partita di dirigenti, calciatori e allenatori siano più un investimento sul futuro che vere e proprie denunce di qualcosa che non va" ha sottolineato il vicepresidente Figc, che ha aggiunto: "La prestazione di Rocchi è stata certamente inadeguata, ma può capitare anche agli arbitri di sbagliare, così come ai giocatori. Quando questo capita ai calciatori spesso si dice che farli continuare a giocare può servire a dare loro la possibilità di riscattarsi subito, quindi questo può valere anche per i direttori di gara". Inoltre, Albertini, riferendosi alle polemiche innescate da giocatori e dirigenti dell'Inter dopo la sconfitta di sabato scorso, ha ricordato la sua esperienza di calciatore in Spagna subito dopo lo sfortunato mondiale coreano: "In quel periodo - ha sottolineato - si disse che Spagna e Italia furono fortemente danneggiate dall'arbitro Moreno: ma mentre per noi queste polemiche sono andate avanti anni fino alla condanna dell'arbitro sudamericano, in Spagna durarono solo pochi mesi".

Ultimo pensiero per il talento incompreso del calcio italiano: Mario Balotelli. "Ha il futuro nelle sue mani. A differenza di altri calciatori non deve attendere colpi di fortuna perché é dotato di un talento straordinario - ha concluso la parentesi sul calcio giocato Albertini - ora sta crescendo anche come uomo e sono sicuro che presto diventerà uno dei migliori calciatori italiani: un punto di riferimento per la sua squadra di club e per la nazionale azzurra".

Non ci dimentichiamo che Albertini, tra commenti sul campionato e opinioni sugli arbitri, è stato invitato per il corso di laurea Tappeti erbosi della facoltà di Agraria e proprio su questo argomento ha espresso qualche considerazione sullo stato dei manti verdi degli stadi italiani. "In Italia si parla solo degli stadi, mentre si parla molto meno dei campi. Il nostro campionato si disputa su terreni scandalosi - ha affermato l'ex rossonero - lo dico da anni che in Italia si dovrebbe investire di più sui campi e dovrebbero farlo per prime le società di calcio, invece di discutere solo di impianti privati per i quali serviranno comunque anni. Sui terreni di gioco si può investire subito e garantire tre punti fondamentali per il calcio: tutela della salute del calciatore, tutela dell'investimento fatto dalle società sui giocatori prevenendo gli infortuni e tutela dello spettacolo a beneficio degli spettatori".

Ed è proprio alla cura e manutenzione dei campi da gioco che si dedica il corso di laurea in tappeti erbosi della facoltà di Agraria di Pisa, diretto dal professor Marco Volterrani e che si svolge all'interno del corso di laurea magistrale in Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio. Nelle lezioni vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche necessarie per l'impianto e la gestione ecocompatibile dei tappeti erbosi. Nella parte speciale si studiano i sistemi costruttivi per tappeti erbosi sportivi (calcio, golf, sport equestri), nuove specie vegetali e nuove tecnologie per i tappeti erbosi del futuro, con particolare attenzione alle problematiche ambientali e alle applicazioni per le attività sportive, specie quelle più usuranti per il prato, come il gioco del calcio, il rugby, le attività ippiche. (fonte Ansa)

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