Profughi, paura per l'epidemia di ebola, la Regione: "Non c'è alcun rischio"

"Sull'ebola anche il ministro Lorenzin è stato chiaro e non c'è assolutamente questo rischio. Non per l'ebola, per cui non c'è rischio di fondo, ma c'è un controllo sanitario soprattutto per quelle patologie tipiche delle zone da dove vengono i profughi. Ormai siamo abituati a questi fenomeni e ci sono protocolli standard da parte delle Asl. Addirittura i controlli vengono svolti direttamente all'aeroporto di Pisa se queste persone arrivano in aereo". Sono le parole dell'assessore al diritto alla Salute della Regione Toscana, Luigi Marroni, che è intervenuto in merito alla paura di una epidemia di ebola nel nostro paese dopo i frequenti sbarchi di profughi. L'occasione per affrontare la questione è stata offerta da una conferenza stampa di presentazione di un protocollo d'intesa con la prefettura di Firenze per trovare nuove strutture per l'accoglienza.

L'accordo stabilisce che la Regione si impegna a coinvolgere enti ed associazioni del terzo settore che abbiano disponibilità di strutture idonee, a realizzare processi di qualificazione per operatori, pubblici e del terzo settore, impegnati nel sistema di accoglienza, sulla scia di quelli già adottati dallo SPRAR, il Sistema Nazionale di Protezione di Richiedenti Asilo e Rifugiati, ad instaurare rapporti di collaborazione con enti pubblici e locali per individuare altre strutture. Lo stesso ente regionale toscano poi cercherà di reperire, tra gli immobili di sua proprietà, quelli eventualmente non utilizzati ed immediatamente disponibili, così da poterli concedere alla Prefettura di Firenze per destinarli all'accoglienza dei profughi.