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Cronaca

Esternalizzazione handling Toscana Aeroporti, Diritti in comune: "Un affare in famiglia?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Altro che libero mercato! Il processo di esternalizzazione per oltre 500 lavoratori dell'Aeroporto di Pisa che Toscana Aeroporti sta mettendo in atto potrebbe concludersi con un "bell'affare in famiglia".

Infatti sono sempre più insistenti le voci per cui la gestione dell'handling dello scalo pisano potrebbe essere assegnata alla Alha Airport Spa: una società formalmente distinta da Toscana Aeroporti ma ad essa strettamente collegata per effetto della presenza nei loro organi amministrativi di quel Roberto Naldi, Presidente di Corporation America Italia Srl, Vice Presidente Esecutivo di Toscana Aeroporti SpA e Consigliere Delegato di Alha Airport SpA che dunque, di fatto, continua a controllare ogni attività del nostro scalo, sia direttamente che tramite il potere di appaltante di ogni servizio aeroportuale.

Incurante delle ferme proteste dei lavoratori e delle lavoratrici e di tutte le Organizzazioni Sindacali, e nonostante i ricavi totali consolidati nel primo semestre 2017 pari a 62,7 milioni di euro (in aumento dell'8,7%) e l'utile netto di 3,6 milioni di euro (in aumento del +21,6%), Toscana Aeroporti prosegue, come se nulla fosse, nel suo piano che mette a repentaglio i diritti ed i salari di circa 500 dipendenti del nostro aeroporto, scegliendo per di più una società che già si è distinta negativamente in altri scali sul fronte del mancato rispetto delle garanzie per i lavoratori.

Tutto ciò, peraltro, avviene nel completo silenzio e complicità del Comune di Pisa e della Regione Toscana (che detengono, rispettivamente, il 4,48% ed il 5,03% delle quote azionarie di Toscana Aeroporti) che, anzi, hanno avallato il piano di esternalizzazione e che, dal mese di ottobre ad oggi, non si sono neppure mai incontrati per affrontare l'argomento, scegliendo con chiarezza di difendere gli interessi privati e non quelli dei lavoratori e delle lavoratrici.

"D'altronde - conclude il candidato a sindaco della coalizione delle forze della sinistra Ciccio Auletta - questa è la strada che è stata scelta negli scorsi anni con la decisione della privatizzazione e della fusione dei due scali, le cui responsabilità politiche sono imputabili agli interessi economico-speculativi e intrecci politico-finanziari del Partito Democratico che, a livello nazionale, regionale e locale, ha steso tappeti rossi alla multinazionale Corporacion America del magnate argentino Eurnekian, il cui progetto risponde alla mera massimizzazione dei profitti incurante delle ricadute sul territorio e sui lavoratori".

 

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