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Cronaca

Il significato (oggi ancor più forte) del 25 aprile

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La ricorrenza del 25 aprile acquista un significato più forte nel particolare momento storico che l’Italia sta attraversando.
Il Paese è scosso da una crisi profonda, che minaccia la tenuta della sua coesione sociale. Le difficoltà originate dall’ingente debito pubblico e dall’incosciente sottovalutazione di chi ha governato negli anni recenti stanno producendo effetti pesanti sull’economia e sul lavoro, e quindi sul benessere e sulla serenità di molte famiglie. Viene intaccata l’idea stessa che il futuro possa promettere a ciascuno di noi un progresso nelle condizioni  di vita e la sicurezza di appartenere ad una società solidale ed inclusiva, in cui nessuno è lasciato solo.
La perdita della fiducia investe primariamente la politica, non solo per il discredito che colpisce il sistema dei partiti, ma anche per una sorta di diffusa rassegnazione al prevalere degli egoismi e al rilassamento dell’etica pubblica.
Gli scandali, che svelano comportamenti sconvolgenti per la disinvoltura e il disprezzo delle regole che li caratterizzano, hanno colpito profondamente l’opinione pubblica e rischia di farsi strada un sentimento di rabbia indistinta e di diffidenza verso le istituzioni democratiche e le forze politiche. Per questo riteniamo importante che il Parlamento vari delle riforme incisive e capaci di dare una svolta positiva e motivante nel rapporto fra partiti, istituzioni e cittadini. Al tempo stesso rifiutiamo che si faccia di ogni erba un fascio, confondendo le differenti responsabilità e posizioni, a vantaggio di chi cinicamente vorrebbe cavalcare populismo e qualunquismo.
La nostra società ha bisogno di democrazia e di politica, per riaffermare la preminenza degli interessi collettivi e l’autonomia del potere pubblico e per consentire ai cittadini di scegliere insieme nuove strade per superare le difficoltà del presente. Le prospettive apertesi dopo il primo turno delle elezioni francesi fanno sperare che questo sia possibile, ma confermano al tempo stesso la minaccia di estremismo e intolleranza.
I giovani che diedero la vita per la Liberazione ci hanno consegnato la democrazia, la repubblica e la costituzione - autentici “beni comuni” che dobbiamo continuare a coltivare e custodire - e proprio dai giovani, da una ripresa del loro impegno nella politica e nei partiti, può nascere una nuova stagione.

Andrea Ferrante
(Segretario comunale Partito Democratico)

Roberta Vertone
(Segretaria Comunale Giovani Democratici)

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