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Cronaca

In Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana a rischio la qualità dell'assistenza ai pazienti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Con l'inizio del periodo di ferie estive la situazione della cronica mancanza di personale infermieristico e OSS nell'AOUP, più volte denunciata da NurSind, si rivela in tutta la sua gravità. Da tempo stiamo dicendo alla dirigenza dell'AOUP che la dotazione di infermieri non è adeguata se si vogliono lasciare inalterati i servizi che l'azienda offre e che sono necessarie assunzioni di infermieri e OSS se si vuol continuare a dare un servizio efficiente ai cittadini.

Come sindacato infermieristico, non possiamo accettare una situazione che sta diventando giorno dopo giorno sempre più difficile e che ricade sulle spalle degli infermieri che si trovano quotidianamente in difficoltà a dover soddisfare in tempi brevi le risposte di assistenza ai pazienti ricoverati.

Non possiamo accettare che i cittadini possano percepire tali ritardi come scarsa volontà o professionalità del personale, che invece si trova quotidianamente ad operare come fosse in trincea.

Dai dati in nostro possesso, sono almeno 120 gli infermieri che mancano in AOUP:

  • in pochi mesi siamo passati da oltre 110 infermieri incaricati (per coprire le oltre 100 gravidanze e lunghe malattie) a meno di 60;

  • oltre 40 infermieri che sono passati dall'assistenza alle funzioni di coordinamento non sono stati rimpiazzati;

  • sono circa 30 gli infermieri necessari a coprire le assenze per legge 104 (tre giorni di assenza il mese per assistere parenti con gravi motivi di salute) e part time


Le assunzioni fatte nelle scorse settimane, al momento sono solo in sostituzione di personale che cessa per pensionamento. Tra l'altro per i ritardi accumulati per queste sostituzioni, per la prima volta dopo anni, l'AOUP ha stipulato contratti per infermieri a tempo determinato per soli 6 mesi (i precedenti erano di 1 anno rinnovabile per un ulteriore anno)

La riorganizzazione interna (con eliminazione di posti letto) che secondo le previsioni aziendali avrebbe dovuto far recuperare infermieri, non sta avvenendo, quindi si continuano a garantire i servizi senza però assumere infermieri.

La chiusura di posti letto per il periodo estivo in varie Unità Operative non compensa il numero di infermieri mancanti:

- le chiusure possono al massimo servire per riuscire a far fruire le ferie estive agli infermieri che vi hanno dovuto rinunciare durante il resto dell'anno oppure a spostare gli infermieri da un reparto all'altro alla stregua di pacchi postali, senza la minima formazione specifica per il tipo di pazienti che andranno ad assistere e l'informazione sui rischi presenti in quei reparti, così come previsto dalla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Non si contano le Unità operative in cui nel periodo estivo vi saranno seri problemi per garantire il numero di personale infermieristico idoneo per assicurare un'adeguata assistenza e quando vi si riesce è perché gli infermieri vengono costretti a fare un enorme numero di ore di straordinario. Ore che non sono pagate e che nemmeno potranno mai essere recuperate data la carenza di personale.

Al momento le UU.OO dove si profilano i problemi maggiori sono:

il Centro Ustioni: il centro grandi ustionati di Pisa è centro di riferimento regionale con 8 posti letto (4 di rianimazione e 4 di terapia sub intensiva, che prevedono almeno 3 infermieri in turno): Ha inoltre una sala operatoria e gli ambulatori che dovrebbero avere infermieri dedicati.

Già da tempo a causa della carenza, spesso gli infermieri in servizio nei turni pomeridiani e notturni è stato di 2.

Adesso, per poter coprire i turni, se non arriverà nuovo personale, potrà essere necessario che gli infermieri si coprano le ferie a vicenda facendo decine di ore di straordinario.

In quello che è Centro di riferimento regionale per i grandi ustionati, non prevedere il massimo numero di infermieri in servizio può essere estremamente pericoloso (la tragedia di Viareggio, dove il Centro Ustioni di Pisa ha avuto un ruolo chiave, è ancora viva) come è pericoloso avere in servizio infermieri stanchi per il troppo lavoro.

Si registrano problemi di personale anche in alcune rianimazioni (in particolare alla 5 rianimazione situata all'ed 10, ma anche alla 4 rianimazione dell'ed. 30, dove spesso si scende sotto il numero legale nel rapporto infermieri pazienti (1 infermiere ogni 2 pazienti)

Per non parlare della Terapia intensiva polifunzionale del Monoblocco di Cisanello, che vede aprire estemporaneamente una camera per il ricovero di pazienti sottoposti a trapianto o pazienti pediatrici, senza che vi sia una dotazione organica fissa di personale infermieristico. Pare paradossale, ma in quello che passa per essere uno dei migliori centri trapianti d'Italia si deve ricorrere ad infermieri in straordinario per poter garantire l'attività trapiantologica.

Anche al blocco operatorio dell'Ed 30 a causa della mancanza di infermieri e Oss, c'è una continua difficoltà a garantire le sedute operatorie se non allungando i tempi di servizio degli infermieri e chiedendo loro di effettuare ore straordinarie.

Problemi anche ad assicurare la presenza di infermieri di anestesia in varie sale operatorie tanto che gli infermieri "superstiti" vengono spostati continuamente da una sala operatoria ad un altra (in edifici diversi) e si è arrivati anche a comandare infermieri che non hanno la dosimetria e che non vengono sorvegliati per i danni da raggi x in sale operatorie di ortopedia dove vi è un continuo uso di apparecchiature radiologiche

Sul fronte del personale OSS la situazione è altrettanto critica: per questo personale non si è nemmeno in grado di dare un numero alla carenza per il fatto che non è mai stata decisa una vera dotazione organica. I nostri calcoli comunque stimano in almeno 100 il numero di OSS mancanti tanto che la mancanza di OSS è tale che nelle giornate festive questa figura è quasi assente in ospedale e i reparti con OSS in turno notturno si contano sulle dita di una mano. Tutto questo fa ricadere sui pochi infermieri in servizio anche tutto il lavoro che dovrebbe essere svolto da questa figura, togliendo così tempo all'assistenza ai pazienti.

L'assenza di personale OSS e di carichi di lavoro elevati, ha spinto nei mesi scorsi il personale infermieristico dell'U.O. 5 Medicina a rivolgersi anche all'ordine professionale per denunciare l'assenza nel turno di notte di tale figura. Ad oggi l'azienda non ha dato nessuna concreta risposta anche a nostre sollecitazioni e gli infermieri continuano ad essere de-mansionati.

Seri problemi di personale OSS anche al Dipartimento Cardio toraco vascolare, dove nel periodo estivo il loro numero sarà talmente esiguo che i due Reparti di Cardiologia (situati su due piani diversi) dovranno condividere un solo OSS che dovrà svolgere i suoi compiti un po' nell'una e un po' nell'altra UO. Quando non addirittura "dividersi" su tre reparti diversi dovendo operare anche nelle sale operatorie di Aritmologia e Emodinamica.

Problemi anche per il funzionamento del cosiddetto pool trasporti dell'Ed 30: il servizio interno che dovrebbe garantire il trasporto dei pazienti dai reparti alle sale operatorie e viceversa, e ai servizi (radiologia, endoscopia, ecc) è spesso inutilizzabile per mancanza di OSS. A causa di questo, gli infermieri sono spesso costretti ad allontanarsi dai loro reparti per trasportare loro stessi i pazienti ai servizi. Anche in questo caso, segnalazioni all'azienda non hanno sortito al momento nessun effetto concreto.

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