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Cronaca

Pisa si tinge di blu per l'iniziativa Unicef 'Lunga vita ai diritti'

Festeggiamenti alla scuola Collodi per il trentennale della ratifica della Convenzione Onu e Logge dei Banchi illuminate di blu

Il Comune di Pisa aderisce all’iniziativa 'Lunga vita ai diritti', volta a celebrare il trentennale della ratifica italiana della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Proprio ggi, giovedì 27 maggio, ricorre il trentennale. Per promuovere l’anniversario a Pisa le Logge dei Banchi vengono illuminate di blu e sono state esposte le bandiere dell'Unicef sul pennone del Ponte di Mezzo e su Logge dei Banchi. Stamani l’Istituto Comprensivo Tongiorgi di Porta a Lucca ha festeggiato l’importante ricorrenza organizzando un Open Day commemorativo con orchestra, canti da remoto ed un abstract della Convenzione sui diritti dell'infanzia Onu presso la Scuola Primaria Collodi, a cui ha partecipato l’assessore del Comune di Pisa Sandra Munno.

"Oltre ad aderire come Comune all’iniziativa 'Lunga vita ai diritti' - ha dichiarato l’assessore alle Politiche educative Sandra Munno - ho sentito forte l’impegno di celebrare questa giornata accogliendo l’invito dell’Istituto Tongiorgi. Sono rimasta colpita dall’impegno dei bambini della scuola Collodi, che è frutto di ore e ore di studi, di musica, di recitazione, di preparazione sui contenuti della Convenzione, che hanno insegnato ai bambini e a tutti noi l’importanza del diritto alle relazioni con i familiari, i genitori, i nonni, i compagni, gli insegnanti. Stamani ho imparato molto: ringrazio l’istituto Tongiorgi, la dirigente Floriana Battaglia e le insegnanti della scuola Collodi per l’impegno dimostrato nel lavoro quotidiano rivolto ai bambini. La giornata di oggi ci insegna che dovremo tutti quanti più spesso ascoltare i nostri bambini e adolescenti".

"La Convenzione Onu - prosegue l’assessore Munno - rappresenta un documento di eccezionale importanza poiché riconosce tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Tra questi diritti, quello all’educazione, all’istruzione, allo studio è stato affermato come diritto inalienabile della persona. Purtroppo il lungo periodo di pandemia che abbiamo vissuto ha costretto bambini e adolescenti a subire in prima persona le conseguenze della grande crisi sanitaria, con la forte riduzione dei momenti di socialità legati alla vita scolastica, che ha causato problematiche e disagi psicologici non irrilevanti".

"Come amministrazione - conclude l’assessore - abbiamo fatto la nostra parte mettendo a disposizione risorse per garantire la connettività delle scuole ancora sprovviste, assicurando i servizi destinati agli alunni con bisogni specifici, garantendo ogni qual volta c'è ne sia stata fatta richiesta spazi all’aperto per consentire di incontrarsi in sicurezza, come i saluti per lo scorso fine anno scolastico nel Parco delle Concette. Ma soprattutto collaborando continuamente con le istituzioni scolastiche per garantire quest’anno lo svolgimento delle lezioni in presenza, nelle fasce di età in cui è stato possibile farlo. Abbiamo coordinato una task force per adeguare le aule delle scuole, dai nidi alle superiori di primo grado, in modo da assicurare lo svolgimento dell’anno scolastico in presenza, nei periodi in cui è stato possibile, e limitare al massimo i danni della pandemia e dell’isolamento sociale".

La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo: 196 Paesi l'hanno ratificata ed è il primo trattato sui diritti dei minorenni ad essere vincolante e che incorpora tutte le fattispecie dei diritti umani, inclusi quelli civili, culturali, economici, politici e sociali. La sua adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 è stata determinante nel migliorare la vita di bambini, bambine e adolescenti ed ha contribuito a cambiare la percezione relativa all’infanzia e all’adolescenza, garantendo a bambini e ragazzi un nuovo protagonismo: bambini e adolescenti non più come oggetto di cura ma come soggetto di diritto.

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