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Cronaca

Criticità al 'Don Bosco', interviene il guardasigilli Nordio: "Manutenzione necessaria e organico da ampliare"

Il ministro della giustizia ha risposto all'interrogazione presentata dal senatore della Lega Manfredi Potenti

La lista di episodi di aggressione, minacce e atti violenti nei confronti del personale in servizio al carcere 'Don Bosco' di Pisa purtroppo si è allungato, nella giornata di mercoledì 25 gennaio, con un nuovo capitolo. Una striscia di fatti critici che, in poco tempo, ha evidenziato tutte le carenze e le criticità, comuni a tutto il sistema carcerario italiano ma, per alcuni aspetti, più accentuate nella struttura pisana. Il senatore Manfredi Potenti (Lega) ha presentato lo scorso 28 dicembre un'interrogazione al ministro della giustiza Carlo Nordio con l'obiettivo di ottenere dal guardasigilli un'indicazione sulle misure che il governo intende adottare a breve giro di posta per contrastare questa escalation negativa.

Il ministro avvia la sua valutazione con una panoramica sui detenuti confinati all'interno del carcere: "Al 10 gennaio risultano presenti 227 detenuti e 25 detenute, a fronte di una capienza regolamentare di complessivi 197 posti e un rapporto presenti/posti regolamentarii disponibili pari al 135,48%. Emerge che dal 1° gennaio 2022 al 10 gennaio 2023, numerosi detenuti sono stati trasferiti, per motivi sanitari e di sicurezza, presso la Casa circondariale di Pisa che, com'è noto, è sede dotata di S.A.l (Servizio di assistenza intensificata) - sia per la popolazione detenuta maschile che per quella femminile, unica nel distretto - oltre che di una sezione circondariale e una di reclusione ex art. 32 d.P.R. n. 230/00 dove, allo stato, sono presenti complessivamente 23 detenuti, rispetto a una capienza regolamentare di complessivi 25 posti".

"Passando alle riferite criticità strutturali del penitenziario - prosegue Carlo Nordio - emerge come certamente occorrano interventi di manutenzione straordinaria per i reparti giudiziario e penale, evidenziandosi Ia necessità di una chiusura alternata di tutto il plesso penitenziario per l'esecuzione delle seguenti opere: lavori generali di rifacimento degli ambienti, con creazione di spazi adeguati a una detenzione piu umana e conforme alle regale; adeguamento al d.P.R. n. 230/2000, con creazione di docce nei bagni presenti all'interno delle camere di pernottamento; rifacimento degli impianti di servizio; posa in opera di nuovi infissi e dell'impianto di videosorveglianza".

Il ministro aggiunge: "Per completezza di informazione si comunica, altresì, che sono in corso di esecuzione, a cura del competente Provveditorato interregionale alle OO.PP., due procedimenti aventi a oggetto il rifacimento della cabina di alimentazione elettrica dell'istituto e il rifacimento e l'adeguamento del locale cucina detenuti". Poi Nordio affronta il tema scottante del personale in servizio: "Quanto alla specifica situazione del carcere di Pisa, a fronte di un organico pari a 221 unità, ne risultano concretamente presenti 188, tenuto altresi conto delle 11 unità distaccate in uscita ed una in entrata. Le carenze maggiori si riscontrano nel ruolo degli ispettori (-13 unità) e dei sovrintendenti (- 21 unità); di contro, il ruolo degli agenti/assistenti risulta in esubero di 11 unità".

"Relativamente alla carenza nel ruolo degli ispettori - prosegue il guardasigilli - all'esito della conclusione del 7° Corso per allievo vice-ispettore, I'organico della Casa circondariale di Pisa è stato incrementato di 2 unità maschili e 1 unità femminile, in concomitanza del piano di mobilità ordinaria collegato alle assegnazioni degli ispettori del predetto corso. Risulta inoltre ancora in essere un ulteriore concorso pubblico per 411 posti e, all'esito delle relative procedure, l'amministrazione terrà nella massima considerazione la situazione di relativa carenza di personale che connota il penitenziario pisano".

"Per quanto riguarda il ruolo dei sovrintendenti, invece, il 17 giugno 2021 è stato indetto il concorso intemo, per titoli, a complessivi 583 posti. Al riguardo risulta prevista, indicativamente, l'assegnazione presso la Casa circondariale di Pisa, di 4 unità del ruolo sovrintendente maschile. lnfine, con riferimento al ruolo agenti/assistenti, si rappresenta che l'organico del carcere di Pisa e stato incrementato di 2 unità maschili e 3 femminili in occasione della mobilità ordinaria collegata alle assegnazioni degli agenti del 179° e 180° corso avvenuta nei mesi di maggio e luglio scorsi".

Alla risposta del ministro Carlo Nordio segue la replica del senatore Potenti: "Ringrazio il ministro della giustizia Carlo Nordio per la risposta alla mia interrogazione sui fatti che hanno riguardato nel dicembre scorso il carcere di Don Bosco a Pisa. E' positivo che il guardasigilli, proprio nelle ore in cui un altro episodio di violenza nel carcere di Pisa ha visto sette agente feriti, manifesti con questo atto la consapevolezza della necessità di interventi di manutenzione straordinaria nei reparti e l’impegno preso a tenere in considerazione la situazione di carenza di personale esistente nella struttura. E' importante che il Governo si interessi alle condizioni del carcere di Pisa alla luce dei recenti episodi di rivolta: è sempre più urgente, infatti, mettere gli agenti della penitenziaria nella condizione di fare il lavoro senza rischi e garantire agli stessi detenuti condizioni dignitose per scontare la loro pena, senza minacce per chi lavora e per la cittadinanza tutta".

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