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Tra paure, speranze e contestazioni: migliaia di laureati al Job Meeting

A Palazzo dei Congressi, dalle 9 alle 17, ci saranno una serie di stand e incontri per orientare e migliorare la ricerca del lavoro tra i laureati. Grande affluenza sin dalle prime ore di apertura

Una grandissima affluenza per il Job Meeting&Trovalavoro.it, organizzato oggi a Pisa da Cesop Communication in collaborazione con l'Ufficio Job Placement dell'Università di Pisa.  L'evento è stato promosso dall'Ateneo per facilitare l'inserimento professionale dei giovani laureati nel mondo del lavoro, soprattutto in un momento così difficile per l'economia dell'Italia.
I giovani sono arrivati a Palazzo dei Congressi dalla mattina presto, entrano con i loro curriculum vitae in mano e si guardano attorno, frastornati dalle centinaia di persone. Si smistano tra i vari stand, che si occupano di dare maggiori informazioni sulla mattinata e fare il punto della situazione sul proprio percorso universitario per poter trovare una soluzione ai problemi nel trovare lavoro.
Proprio per questo motivo, in  occasione di Job Meeting Pisa, si trova uno spazio appositamente allestito, dove operatori qualificati sull'orientamento offrono un servizio gratuito di correzione del CV. I visitatori potranno far visionare una copia cartacea del curriculum vitae, ricevendo utili suggerimenti per migliorarlo, rendendolo più chiaro ed efficace.

Job Meeting è una manifestazione per i giovani di tutta Italia, infatti, durante l'anno, l'evento è organizzato in 9 città italiane: Pisa è l'ottava. Penultima tappa per la cittadina toscana, che ospita più di 40 mila studenti, molti dei quali terminato il proprio percorso di studi non trovano un impiego che ripaghi i loro sacrifici.
La giornata si articola in quattro momenti fondamentali: alle 11, nella Sala Pacinotti, una breve introduzione all'orientamento professionale con un'analisi grafologica per capire meglio alcuni lati della propria personalità; alle 11.30 Personal Branding con la spiegazione di 10 mosse vincenti per migliorare il curriculum; alle 12.30 illustrazione delle attività di orientamento al lavoro dell'Università di Pisa e infine alle 14.00 spazio alle nuove professioni del web, a cura della Web Media Academy.
 
Alessandro Pivi, uno degli organizzatori dell'evento, spiega l'importanza dell'evento che da dieci anni coinvolge un numero enorme di studenti universitari alla ricerca di uno sbocco occupazionale degno del proprio percorso di studi. "Ogni anno il successo di Job Meeting è grande - afferma il dottor Pivi - facciamo molta attenzione al contatto con le aziende e quelle che oggi sono a Pisa hanno delle posizioni aperte da coprire".
Tra gli ex studenti presenti all'evento, ci sono ragazzi che hanno finito la laurea triennale, ma la maggior parte dei giovani ha concluso l'intero percorso quinquennale. "Bisogna dire che generalmente partecipano più i ragazzi che hanno finito anche i due anni della specialistica - continua a dire Pivi - e arrivano studenti da tutte le facoltà ma specialmente da lauree tecnico-economiche e umanistiche".
Il dottor Pivi conclude spiegando l'importanza della costruzione di una fitta rete di conoscenze che ogni ragazzo si deve creare nel corso degli anni universitari. "Voglio ribadire questo concetto perché anche un recente studio sociologico ha sottolineato che avere un giro di contatti notevole, facilita l'ingresso nel mondo del lavoro".
 
Tra i numerosi giovani che si trovavano a Palazzo dei Congressi per cercare spiegazioni, rassicurazioni e dritte sul futuro, una decina erano lì stamattina per manifestare il loro dissenso contro l'iniziativa. Con un grande striscione e un megafono, i ragazzi del Collettivo Aula R, sono stati allontanati dagli organizzatori.
I giovani contestatori sostengono che l'evento sia la fiera del lavoro precario: "Non c'è nessun futuro lavorativo se non quello dello sfruttamento e della precarietà - afferma stizzito uno dei ragazzi del Collettivo, mentre appende il manifesto fuori dal Palazzo - le agenzie che sono presenti oggi, non sono semplici aziende interinali ma enti di prestigio, complici della distruzione del mondo del lavoro. Inoltre, tra gli ospiti dei vari stand, sono presenti le multinazionali che sfruttano ogni giorno la forza lavoro degli operai".
 

 

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