"Giù la maschera": studenti in piazza contro i tagli all'istruzione
Come in altre città d'Italia anche a Pisa un gruppo di ragazzi ha manifestato il proprio dissenso con un'assemblea di fronte a Palazzo Gambacorti
Assemblea questa mattina di fronte al Comune di Pisa da parte degli studenti degli istituti superiori cittadini.
Al motto di 'Giù la maschera' i ragazzi hanno puntato il dito contro la situazione dell'istruzione e le politiche del governo in materia.
“Chiediamo che questo governo metta giù la maschera sui fondi in istruzione - afferma Andrea Aretini, coordinatore provinciale della Rete degli Studenti Medi Pisa - non è accettabile che si promettano investimenti per fare propaganda, ma che allo stesso tempo il ministro dell’Istruzione dica che 'bisogna scaldarsi con la legna che si ha', e che pochi giorni dopo saltino fuori 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università”.
"Abbiamo manifestato per ribadire che cambiare il nome e ridurre le ore di alternanza non risolverà il problema dello sfruttamento. E i 56 milioni 'risparmiati' col taglio delle ore, dove finiranno? Diciamo basta alla propaganda sulla pelle degli studenti - prosegue Aretini - la manovra 'Scuole Sicure' spaccia per sicurezza l’installazione delle telecamere e i cani antidroga fuori dalle scuole: ma a 'spacciare morte' sono gli edifici pericolanti in cui studiamo. La scuola sicura è quella che non ci crolla in testa. Poi c’è il Decreto Sicurezza di Salvini, che fa leva sull’incertezza delle nostre vite per criminalizzare lo straniero e offende il concetto stesso di cittadinanza: no al razzismo mascherato da legge".
Andrea Aretini conclude: “Giù la maschera sul diritto allo studio. Ogni anno paghiamo migliaia di euro in libri, trasporti, materiale. Chi non li ha, lascia la scuola: sono 150mila gli studenti che ogni anno abbandonano. E in Italia, nella giornata internazionale del diritto allo studio, si preferisce fare condoni agli evasori fiscali anzichè stanziare fondi per creare una legge nazionale sul diritto allo studio”.