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Cronaca Volterra

Volterra, nove cavalli muoiono improvvisamente nel centro di recupero: è giallo

Non è escluso un gesto intenzionale. La denuncia della onlus Italia Horse Protection: "E' necessario chiarire fino in fondo chi o che cosa abbia ucciso i cavalli"

Una vicenda che assume i contorni di un vero e proprio giallo con nove cavalli sani che, improvvisamente, si sono accasciati a terra perdendo la vita senza una spiegazione. Il mistero riguarda il centro di recupero per cavalli maltrattati IHP - Italian Horse Protection Onlus con sede a Tignano, nel comune di Volterra. A raccontare la vicenda è il presidente della Onlus, Sonny Richichi. "L'incubo è iniziato il 31 dicembre scorso - spiega Richichi - con la morte del primo cavallo. Un cavallo che stava benissimo e che ha perso la vita in pochi minuti in preda a quello che pensavamo potesse essere un attacco cardiaco o un aneurisma".

I decessi però non si fermano e nei 3 giorni successivi perdono però la vita altri sette esemplari, tutti con modalità analoghe. "Gli animali stavano bene, non avevano patologie né avevano manifestato sintomi di alcun tipo - afferma Richichi - eppure, improvvisamente, si sono accasciati a terra perdendo la vita nel giro di pochi minuti". I responsabili del centro hanno quindi provveduto a inviare campioni e corpi degli animali presso laboratori e istituti di ricerca per fare autopsie e analisi. "Il timore - prosegue Richichi - era quello che i cavalli potevano essere stati intossicati da qualcosa nel terreno o nelle acque. Per questo abbiamo preso una decisione drastica: quella di chiudere gli animali in un capannone, facendoli uscire solo per qualche ora al giorno".

"Contemporaneamente - prosegue Richichi - ci siamo rivolti alle Forze dell’Ordine e alle autorità sanitarie locali e nazionali, visto che la dinamica delle morti rendeva palese che si trattasse di un avvelenamento. Abbiamo anche sporto denuncia contro ignoti, perché tra le ipotesi vi è anche quella di un gesto intenzionale". Un sospetto, quest'ultimo, che al momento è ancora vivo. "Purtroppo ad oggi non è ancora chiaro cosa sia successo. Per quanto possa sembrarci assurdo, gli esami autoptici non hanno fornito dati sufficienti per seguire una pista specifica e gli altri rilevamenti effettuati sui terreni da esperti non hanno ancora permesso di identificare possibili cause delle morti. Finora neanche le indagini delle Forze dell’Ordine hanno condotto a nulla. Escluse origini virali o infettive, resta la diagnosi di intossicazione acuta, troppo vaga però per dirsi soddisfacente". 

Giovedì scorso il decesso del nono cavallo "in circostanze - spiegano dal centro - che potrebbero essere per alcuni aspetti assimilabili alle precedenti cause, ma su questo non vi è al momento nessuna certezza. Abbiamo incaricato immediatamente l’Istituto Zooprofilattico di Pisa, che ha proceduto con l’autopsia dell'animale il giorno stesso e che dovrà indagare le cause di questo decesso e valutare il collegamento con i precedenti di gennaio. Abbiamo inoltre allertato anche il Ministero della Salute, l’ASL di Volterra e Pisa e i Carabinieri Forestali di Volterra". 

"Ci serve aiuto - conclude Richichi - chiediamo un'accelerazione delle indagini, perché dobbiamo uscire al più presto da questo incubo. Chiunque possa darci notizie utili, se ci sono precedenti di questo genere o informazioni riguardanti questa area geografica che possa far pensare a una possibile causa, ci contatti. Non ultimo, chiediamo anche un aiuto economico perché questa storia sta gravando sull'associazione con costi importanti per le analisi e le autopsie".

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