Moschea a Pisa: al dibattito si aggiungono i sì di Pd e Sel
In due distinti comunicati i dirigenti dei due partiti di sinistra rispondono alle critiche e non pongono veti al luogo di culto, ricordando la libertà di culto sancita dalla Costituzione e la storia stessa della città di Pisa
Pd e Sel rispondo compatti alle opinioni contrarie alla moschea di Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Se il punto base delle risposte non può che essere l'articolo 8 della Costituzione, che attribuisce a tutte le confessioni religiose uguale dignità di fronte alla legge, i due schieramenti affermano anche ragioni culturali, storiche e politiche.
Sel, con il coordinatore comunale Paolo Fornai e quello provinciale Francesco Cecchetti, riferiti a Forza Italia si chiedono: "Ma di quale storia stanno parlando? La storia di quella piazza e della sua cattedrale, nata da quello straordinario crogiolo che era il Mediterraneo dell'XI-XII secolo, mescolando insieme lo stile europeo, quello islamico, quello bizantino e anche quello armeno? La storia che è iscritta in tutte le altre chiese della città, nei bacini islamici di ceramica che hanno eguali in poche altre città europee? Oppure la storia di Fibonacci, che iniziò a studiare matematica in Algeria?".
Il punto è quindi quello di "preservare l'identità profonda della nostra città. Proprio in un momento come questo, in cui torna la minaccia dell'integralismo e sul Mediterraneo e in Medio Oriente soffiano venti di guerra, si deve valorizzare la presenza a Pisa di una comunità islamica rispettosa delle leggi e delle differenze tra persone di fede diversa. Il dovere di tutte le forze politiche democratiche è quello di ribadire che Pisa vuole essere una città di Pace e di cultura della Pace, un ponte tra le complesse identità del Mediterraneo e dell'Europa".
La lunghezza d'onda del Pd, testimoniata dalla voce del segretario provinciale Francesco Nocci, è la stessa: "C’è davvero qualcuno che pensa che a una minaccia come quella rappresentata dal califfato islamico e dalle sue capacità di reclutamento anche nei paesi dell’Occidente si possa rispondere solo con i bombardamenti? E’ con iniziative di apertura e di dialogo che si può sperare di riuscire a svuotare il mare in cui nuota l’integralismo. A chi tenta di utilizzare argomentazioni 'culturali' mi permetto di consigliare una bella visita guidata ai monumenti di Piazza dei Miracoli: gli servirà per capire quali frutti i rapporti e il dialogo culturale con l’Islam producevano già nell’XI secolo".
"E' questa la tradizione – conclude Nocchi – che bisognerebbe continuare, non quella dello strapaese che gli esponenti pisani di Forza Italia e Fratelli d'Italia inseguono per ragioni di concorrenza elettorale con la Lega Nord. Una comunità islamica che si esprime in forme rispettose delle leggi e dei principi della convivenza pacifica tra persone di fede e cultura diversa, come quelle che si sono manifestate nelle dichiarazioni del suo imam, sono da considerare una risorsa positiva ed importante per la nostra città".